Ormai era nell'aria. Il PM di Cremona, Di Martino, lo aveva fatto intendere in maniera chiara, tra l'altro richiedendo anche delle estesioni di termini per le indagini. Ed il tam tam della stampa stava facendo presagire l'ennesimo giro della giostra del calcioscommesse.
Oggi, su indicazione della Procura della Repubblica di Cremona (uno dei due filoni di indagine), sono stati eseguiti dei provvedimenti di custodia cautelare e realizzate delle perquisizioni.
Sarebbero stati indentificati i famosi "Mr. X" e "Mr. Y", ovvero i soggetti che avevano la regia delle operazioni in Italia: Salvatore Spadaro e Francesco Bazzani. Insieme a loro sono stati arrestati anche Cosimo Ricci e Fabio Quadri.
Per quanto riguarda i calciatori, oltre a Gattuso e Brocchi sono stati iscritti nel registro degli indagati anche Terzi e Grillo di Palermo e Siena, e gli ex calciatori Bellucci, Bombardini, Leonardo Colucci, Mingazzini.
Si parla di un totale di 90 gare, delle quali 53 gare nella stagione 2012/2013, a dimostrazione del fatto che, inchieste o non inchieste, chi si muove pensa di essere di fatto non rintracciabile.
Oltre alla Lega Pro ed alla Serie B sono segnalate alcune gare di Serie A: Palermo-Bologna del 13 aprile 2013 (1-1), Pescara-Siena del 13 aprile 2013 (2-3), Palermo-Inter del 28 aprile 2013 (1-0) e Parma-Atalanta del 5 maggio 2013 (2-0). A queste si aggiungono gare di stagioni precedenti: Milan – Lazio dell'1 febbraio 2011, Chievo-Milan del 20 febbraio 2011, Milan- Bari del 13 marzo 2011, Juventus -Lazio dell'11 aprile 2012.
L'elenco completo delle partite è disponibile qui.
Tutto questo mentre a Bari si è aperto il processo penale relativo a due partite per le quali la giustizia sportiva ha già in passato emesso le sue sentenze: Palermo-Bari (2-1) e Bari-Sampdoria (0-1). Stando alle indagini della magistratura barese, per Palermo-Bari del maggio 2011 Alessandro Parisi, Marco Rossi e Simone Bentivoglio accettarono la somma di 30mila euro ciascuno da Hristian Ilievski, anche grazie alla mediazione di Masiello. La combine di Bari-Sampdoria dell’aprile 2011 fu pianificata – secondo l’accusa – dopo che il calciatore della Samp Stefano Guberti, ”in concorso con altre persone allo stato ignote”, offrì circa 50mila euro a Masiello e ”agli altri calciatori del Bari partecipanti all’incontro.