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Ripensare il proprio lavoro e i propri guadagni tramite l’Intelligenza Finanziaria

Da Robertopesce

Ripensare il proprio lavoro e i propri guadagni tramite l’Intelligenza FinanziariaSono appena tornato da Malta dove ho partecipato da allievo alla prima edizione assoluta di “The BLUEPRINT – Modello Unificato di Comunicazione Persuasiva”, seminario nuovo fiammante partorito dalla fervida mente di Italo Cillo, il “Guru Italiano del Nuovo Internet Marketing“, personaggio e contenuti a cui devo molta della mia crescita in termini di organizzazione del business e della mia comunicazione web degli ultimi tre anni.

Come mi hanno scritto negli scorsi giorni alcuni lettori, credo davvero di guidare con esempio quando parlo di investire tempo e denaro in formazione e continuare ad investire su sè stessi e sul proprio bacino di conoscenza visto oltretutto che questo week-end parteciperò ad un altro evento di formazione e mi sto organizzando per fare un altro poderoso salto di qualità in area trading e investing tramite i miei mentori americani.

Non era però di questo che volevo parlare nell’articolo di oggi quanto piuttosto di una serie di riflessioni che stavo facendo in relazione all’INTELLIGENZA FINANZIARIA e al modo di organizzare la propria vita e il proprio lavoro.

Mi rendo conto che non solo il pubblico dei potenziali allievi ma io stesso, quando parlo di INTELLIGENZA FINANZIARIA e del corso relativo (a proposito, sono ANCORA DISPONIBILI gli ULTIMI POSTI per il corso del 25/26 marzo a Reggio Emilia, affrettarsi ad iscriversi!) mi concentro spesso sugli aspetti non solo più “misurabili” e monetizzabili ma anche che si riescono più facilmente a comunicare con poche parole e in poco tempo.

In sostanza, ci si ritrova spesso a parlare di INTELLIGENZA FINANZIARIA in relazione a temi come gli investimenti finanziari, la resa degli stessi investimenti, la borsa etc.

In realtà, dietro il concetto di INTELLIGENZA FINANZIARIA e all’interno del corso relativo c’è molto ma molto di più e personalmente credo sia la parte che in assoluto racchiude più valore.

Sviluppare la propria INTELLIGENZA FINANZIARIA significa infatti ripensare il proprio rapporto con il denaro a 360° e allargare la mente a tutte le possibilità e le potenzialità che lo stesso coinvolge, dal lavoro, al risparmio, alle spese, agli investimenti.

Tristemente, la stragrande maggioranza delle persone pensa e si rapporta al proprio lavoro in maniera abbastanza automatica (nel senso di rapportarcisi come un “automa), arrivo a dire talvolta quasi rassegnata o fatalista.

Certo, esistono molte eccezioni, ma soprattutto in un periodo di crisi e difficoltà come l’attuale moltissimi si aggrappano al proprio lavoro come una cozza ad uno scoglio o un naufrago alla propria zattera, senza prendere nemmeno in considerazione l’idea di poter trovare qualcosa di (decisamente) migliore o di poter migliorare radicalmente la propria professione o ruolo attuale.

A livello culturale mi sento di dire che esistano due gigantesche distorsioni mentali quando parliamo di lavoro e professione.

Da un lato il concetto del “diritto al lavoro” che lascia intendere che esista una sorta di “diritto naturale” al fatto che qualcuno (evidentemente o lo stato o un privato) ci debba offire un posto e una retribuzione così, per diritto di nascita, senza che sia sottolineato il fatto che si debba prima fare qualcosa per meritare tale posto e tale retribuzione.

Il lavoro non è un diritto naturale così come lo sono invece la libertà di parola, d’espressione, di culto, di movimento etc. Ci guadagniamo il diritto ad un lavoro (e al relativo guadagno economico) nel momento in cui contribuiamo alla vita, al benessere, alla crescita, alla prosperità, alla sicurezza, alla salute o al divertimento altrui fornendo un VALORE AGGIUNTO alla nostra azienda o ai nostri clienti.

Affrontando la questione da un angolo diametralmente opposto, visto che anche i bambini sanno che a livello pratico non c’è e non ci sarà mai lavoro per tutti, moltissimi di conseguenza tendono a sentirsi fortunati per averne uno o comunque a considerare il proprio ritorno economico un bene assoluto e imprescindibile e ciò anche e soprattutto quando il ritorno economico è assai scarso o ottenuto al prezzo di sacrifici importanti.

Pur consapevole dell’enorme limitazione del media-blog e dello spazio a disposizione che rende impossibile trattare in maniera compiuta un tema così importante e complesso vorrei provare a gettare un seme e uno stimolo nella tua mente sollecitandoti ad abbandonare allo stesso tempo sia l’idea del “diritto al lavoro” sia quella per cui avere un lavoro e guadagnare qualcosa tutti i mesi sia chissà quale traguardo e benedizione da tenersi ben stretto costi quello che costi.

Pur parlando con assoluto rispetto di tutti i mestieri e di tutte le professioni, NON E’ COSI’.

Volenti o nolenti, dedichiamo al lavoro la stragrande maggioranza del tempo della nostra vita, se non contiamo le ore di sonno in cui non siamo consapevoli, lavoriamo per ben più dell’80% della nostra esistenza.

Ripensare il proprio lavoro e i propri guadagni tramite l’Intelligenza Finanziaria

Dovremmo chiedere al nostro lavoro ben più di un pugno di monete a fine mese.

Finanziariamente parlando, dovremmo chiedergli ABBONDANZA FINANZIARIA, se non subito quantomeno in prospettiva.

Ma dovremmo anche chiedergli la possibilità di permetterci di esprimere i nostri personali e unici talenti, la nostra creatività, di far si che il nostro lavoro fornisca un reale e tangibile contributo al miglioramento della vita delle altre persone con il conseguente e non secondario ritorno in termini di soddisfazione personale

Un lavoro senza scopo, senza significato o, peggio, compiuto svolgendo attività che disprezziamo è un killer silenzioso, citoglie energia e soffio vitale giorno dopo giorno e non c’è denaro che possa ripagare una perdita del genere, figurarsi poi se la ricompensa monetaria è anche scarsa.

Tutti noi lavoriamo per denaro, ma le persone “ricche” sono quelle che lavorano non solo per denaro ma anche per il puro piacere di fare quello che fanno.

Il nostro lavoro dovrebbe stimolarci e permetterci di CRESCERE attraverso di esso, anno dopo anno.

Non ultimo, dovrebbe lasciarci ampi spazi di VITA PRIVATA, subito o in prospettiva, perchè se è vero che la vita è tutto sommato breve per tutti, è anche vero che ha molto da offrire e da assaporare anche al di fuori della sfera lavorativa.

Nel 2007, dopo alcuni anni di vera e propria sofferenza personale e professionale mi sono ritrovato a dover fare scelte importanti in ambito lavoro e professione, essendo oltretutto responsabile non solo per me ma anche per una moglie e per una figlia all’epoca con solo pochi mesi di vita.

Non posso dire che il processo attraverso cui sono passato sia stato facile, ma è stato importante e il frutto raccolto in seguito notevole.

La domanda che mi sono posto è stata: “Cosa voglio ottenere dal mio lavoro?

Mi ci sono voluti solo pochi minuti per rispondere (ero in treno e scrivevo su un bloc notes le mie risposte): “Abbondanza finanziaria (declinata con un numero ben preciso a fianco), soddisfazione personale, dedicarmi solo a ciò che mi piace fare e che so che porterà un reale contributo alla vita dei miei allievi e clienti, sicurezza per me e per la mia famiglia, crescita personale, tempo libero“.

Avevo però anche le idee chiare su quanto non volevo più: “Precarietà, insicurezza, sensazione di dipendere dagli altri o dagli eventi, infinite discussioni per arrivare a decisioni di compromesso, frequentare clienti, partner, collaboratori o situazioni che mi toglievano energia invece che darmene“.

Definire i valori e gli obiettivi a cui tendere, sono sincero, non mi diede immediatamente chiarezza su cosa fare ma mi permise di identificare senza ombra di dubbio cosa dovevo abbandonare ed eliminare e così feci nel giro di qualche mese.

Ripensare il proprio lavoro e i propri guadagni tramite l’Intelligenza Finanziaria

Creato spazio nella mia vita e nella mia agenda, il resto venne di conseguenza da lì a poco perchè la natura aborre il vuoto e non è mai tirchia di proposte o soluzioni non appena ci rendiamo disponibili a riceverle.

Certo, per affrontare un processo del genere c’è bisogno di coraggio, di fiducia in sè stessi e di una certa dose di autostima ma queste sono tutte doti e risorse che si possono anche sviluppare e allenare. Poi, magari, ci aggiungerei un pizzico di follia che non guasta mai … ^_^ .

Possiamo e dobbiamo credere in un futuro migliore per noi stessi e per la nostra famiglia e molto di quel futuro passa attraverso le nostre scelte professionali.

Il lavoro che abbiamo fatto a Malta e tutto il know-how relativo al web marketing va in questa direzione (ma non è l’unica soluzione, ne esistono molte altre) ed è bello vedere che sono già in molte le persone che stanno ottenendo risultati rilevanti migliorando la propria vita tramite una ristrutturazione profonda della propria dimensione lavorativa.

Anche e soprattutto questo è INTELLIGENZA FINANZIARIA.

L’argomento è tosto ed importante, LASCIA UN COMMENTO all’articolo per esprimere un tuo parere in proposito o raccontare la tua esperienza personale.

Alla prossima, stay tuned!

Roberto Pesce

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