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Riqualificazione energetica: ancora 7 settimane di tempo per dare una sforbiciata alle proprie tasse; e chi non ha liquidità, chieda un prestito

Da Valgi @valgi

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Il decreto legge n. 63/2013 ha prorogato al 31 dicembre 2013 la detrazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Inoltre, lo stesso decreto ha innalzato dal 55% al 65% la percentuale di detraibilità delle spese sostenute nel periodo che va dal 6 giugno 2013 (data di entrata in vigore del decreto) al 31 dicembre 2013. Dal 1° gennaio 2014 (per i condomini dal 1° luglio 2014) l’agevolazione sarà invece sostituita con la detrazione fiscale del 36% prevista per le spese di ristrutturazioni edilizie.

Tradotto: chi ancora non ha provveduto a riqualificare la propria abitazione dal punto di vista energetico, ha ancora 7 settimane a disposizione per farlo; dopodiché, dovrà dire addio ad una agevolazione più unica che rara. Eh già, perché una detraibilità al 65% vuole dire che, ogni 10.000 euro spesi, 6.500 euro verranno recuperati, nell’arco di 10 anni.

Una condizione talmente vantaggiosa che, pur di non lasciarsela sfuggire, converrebbe addirittura domandare un prestito personale.

Facciamo due conti: se una famiglia prende 10.000 euro di prestito finalizzato alla riqualificazione dell’immobile, ad un tasso del 9,96% (media stimata oggi in Italia) e con una durata di 84 rate (7 anni), pagherà una rata di 180 euro al mese (arrotondata per eccesso). Ciò significa che in 7 anni verserà alla banca 5.000 euro circa di interessi. Una cifra inferiore ai 6.500 che invece andrà e recuperare grazie a questo straordinario incentivo.

Morale della favola: piuttosto che lasciarsi sfuggire questa opportunità, che – ripeto – sarà disponibile per altre 7 settimane, converrebbe chiedere un prestito personale. Sempre che venga concesso, è evidente.

Questi gli interventi interessati:

  • Riqualificazione energetica di edifici esistenti (valore massimo della detrazione fiscale 100.000 euro);
  • Interventi sugli involucri degli edifici (max. 60.000 euro);
  • Installazione di pannelli solari (max. 60.000 euro);
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (max. 30.000 euro).

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