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Riro Maniscalco: diario di un “vero finto musicista”

Creato il 02 agosto 2011 da Massimo Ciani

Riro Maniscalco: diario di un “vero finto musicista”

Eccoci al tuo terzo libro: Mi mancano solo le Hawaii era un viaggio attraverso gli Usa, Dal ponte all’infinto era un viaggio attraverso un ponte. Adesso un viaggio attraverso la musica?

Sì, la musica con cui son cresciuto, diventato grande e… anziano. La musica some “soundtrack”, colonna sonora della vita. Mi vien da ridere a pensare che questo libro lo si potrebbe guardare come una “biografia”. A chi interessa la mia “auto-biografia”? Ma non è questo il punto. Il punto è che andando avanti negli anni si guarda con grande tenerezza e gratitudine a tutto quel che si è vissuto. E qualcuno ha voglia di raccontarlo. Io ho cercato di raccontarlo con la speranza che, leggendo, venga il desiderio di ridarsi un’occhiata, riguardare e cercare di capire le proprie cose. Per me tutto questo è impastato di musica. La verità comunque è che hai tenerezza e gratitudine verso il passato (anche le cose brutte e dolorose) solo se stai vivendo bene il presente

Scrittura e musica, cosa hanno in comune (se ce l’hanno)?

Cosa vuoi che dica… per me son due facce della stessa medaglia, e la medaglia è il mio cuore. Sono modi diversi di guardarsi e raccontarsi, in qualche modo “di donarsi”.

Sei ancora lo stesso “bambino” che con cinquemila lire si comprò la prima chitarra?

Mi sa di sì… magari capisco un pelino di più, magari le stupidaggini che faccio son diverse, ma direi proprio di sì.

Cos’è per te il blues?

E’ il modo più trasparente e diretto per esprimere quell’infinito bisogno di “di più” che se era forte da piccino adesso è incontenibile. Di più di cosa? Di tutto!

Toglici una curiosità: perché ti definisci un “vero finto musicista”?

Anzitutto “vero”, perché quel che faccio, piaccia o no… sentitevi liberi, non è artefatto, ma è tutto di me. Poi “finto” perché la mia educazione musicale “formale” è molto modesta, suono e canto come ho imparato (whatever…), perché con la musica non ci campo, non è il mio “mestiere”. “Musicista” perché penso e vivo tutto in musica. E al di là di come so (o non so) suonare e cantare, mi è stato fatto questo piccolo dono della “melodia”, di far canzoni. Comunque… leggete. E poi mi dite!

Maurizio Riro Maniscalco è pesarese di nascita e newyorkese di acquisizione; vive con la moglie e i tre figli negli Stati Uniti dal 1994. È direttore dell’Emerald Institute of New York. Giornalista a tempo perso e musicista, ha inciso tre album con The Bay Ridge Band. Musica, parole e storie è il suo terzo libro.


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