Rischio di censura totale sulla rete

Creato il 14 gennaio 2012 da Cavaliereoscurodelweb

Articolo da PuntoInformatico.it
Roma - Nelle prossime settimane sapremo se il tentativo americano di controllare Internet che va sotto il nome di Stop Online Piracy Act (SOPA) avrà successo o meno. Negli Stati Uniti la mobilitazione contro la proposta del deputato repubblicano Lamar Smith è molto forte e qualcuno sta pensando di organizzare una serrata della rete che coinvolga i grandi player come Yahoo!, Wikipedia e Google il 23 gennaio prossimo, il giorno precedente la discussione del provvedimento al Congresso.
Qualche commentatore nostrano, nelle scorse settimane, ha tentato un paragone fra il SOPA ed progetto italiano di Agcom; gli sparutissimi sostenitori dell'iniziativa Calabrò hanno fatto presente, con malcelata soddisfazione, che per una volta negli USA si traeva ispirazione dalle idee italiane. Nulla di più sbagliato.
Credo sia evidente che le derive legislative mondiali sulle modalità di esercitare più vigorosamente il controllo sui diritti dei contenuti in rete si assomigliano tutte (compreso l'HADOPI francese) per una ragione banale: sono tutte lo stesso progetto. Volendo tentare qualche dietrologia si potrebbe ipotizzare che Italia, Spagna e Francia siano stati semplici laboratori nei quali sperimentare metodi e reazioni ai tentativo più recente per aumentare in maniera significativa il controllo sul copyright su Internet.
Del resto non è un mistero per nessuno che un po' in tutto il mondo le norme per il copyright vengono scritte (alcuni direbbero "ispirate", ma in casi come per esempio quello folcloristico ed italiano di Gabriella Carlucci di alcuni anni fa "scritte" era letteralmente la parola giusta) con modeste mediazioni dall'industria musicale, cinematografia ed editoriale (compresa quella del software). Disney è stata in grado di estendere il copyright su Topolino un decennio fa facendo legiferare ad hoc il Congresso americano, molte norme che hanno avuto una pessima ricaduta sulla rete Internet italiana sono state ispirate dall'industria editoriale (in un paese a basso sviluppo tecnologico come il nostro gli editori contano in parlamento assai più degli industriali del software o del cinema) ed esempi simili potrebbero riguardare molte delle norme approvate anche qui in Italia legate a Internet, per esempio la recente legge anti-Amazon sugli sconti massimi applicabili ai libri.
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Fonte: PuntoInformatico.it

Autore: Massimo Mantellini
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