Il tungsteno può aumentare in maniera decisiva il rischio di ictus. Si, ma cos’è e come entriamo in contatto con il tungsteno? Il tungsteno è un metallo duro, le cui proprietà rendono il suo utilizzo adatto in numerose applicazioni elettriche ed in diversi prodotti dell’industria tecnlogica (cellulari o computer).
Secondo alcuni ricercatori dell’University of Exeter seguiti dalla dottoressa Jessica Tyrrell, la presenza di tungsteno in un organismo corrisponderebbe di fatto ad un rischio maggiore di manifestare l’ictus, rispetto a chi, invece, ha nel sangue dei livelli più bassi di concentrazione. E i dati pubblicati sulla rivista scientifica Plos One prendono in esame uno studio realizzato su più di 8500 persone, tra i 18 e i 74 anni, le cui condizioni di salute sono state monitorate per più di 10 anni. Sebbene i livelli di tungsteno nell’organismo siano oggi ancora relativamente bassi, ma non per questo meno pericolosi, affermano i ricercatori che i valori di concentrazione sono destinati ad aumentare nel tempo di riflesso ad un uso sempre più pervasivo delle nuove tecnologie. A maggior rischio sarebbero i bambini e futuri adulti ormai così quotidianamente a contatto con elevate quantità di tungsteno.
- Ricerca di: University of Exeter
- Pubblicata su: Plos One
- Conclusione: Il contatto con il tungsteno raddoppia il rischio di ictus