
Uno dei problemi del Vesuvio è che la bocca vulcanica è a soli 1.281 metri di altezza, molto più basso quindi di altri vulcani e pertanto molto più vicino ai centri abitati, l'altro problema del Vesuvio è quello creato nel tempo dagli abitanti del luogo, che hanno costruito parchi, abitazioni e perfino un ospedale (il Maresca, ndr) praticamente proprio sotto al cratere vulcanico. Non sappiamo in caso di eruzione dove, ovvero su quale versante, potrebbe aprirsi il cratere, ma dopo più di 70 anni di silenzio, è difficile esprimere previsioni attendibili, l'ultima eruzione, quella del 1944 rese necessaria l'evacuazione di 12.000 persone e fu preceduta da una intensificazione della attività sismica, la lava raggiunse San Sebastiano e Massa di Somma, mentre esalazioni di anidride carbonica arrivarono anche a Portici, Ercolano e Torre Del Greco.
Ora sul sito dell'Osservatorio è possibile visionare un istogramma che mostra come le attività sismiche registrate vadano gradualmente riducendosi nel tempo: c'è stata un'impennata nel 2000 ed in seguito i terremoti sono andati facendosi sempre meno frequenti ed intensi. Insomma al momento non sembrano sussistere elementi di particolare allarme. Per ora possiamo stare tranquilli: l'andamento delle attività sismiche non si discostano significativamente da quelle abituali, ma certo stiamo parlando di un vulcano ed il margine di imprevedibilità dobbiamo metterlo comunque in conto.