Durante il viaggio in Sardegna, percorrendo la “Carlo Felice” la strada statale che collega Cagliari a Porto Torres ho visto lungo i bordi della strada una quantità immensa di piante spinose di fico d’india che crescono spontaneamente e mi sono ricordata di quanto sia buono e salutare questo frutto che non è mia abitudine acquistare.
Numerosi studi hanno evidenziato quanto i fichi d’india sia efficace nella cura del diabete e le sue proprietà ipoglicemizzanti sono dovute all’alto contenuto di fibre solubili contenute nel frutto che riduce l’assorbimento di zuccheri e grassi facendo mantenere più a lungo il senso di sazietà.
Le i fibre solubili sono formate soprattutto di mucillagini, che una volta ingerite formano uno sorta di gelatina che espandendosi nello stomaco , placano il senso di vuoto.
I fichi d’india sono, inoltre utili anche nel controllo del colesterolo nel sangue ,infatti riducono il danno ossidativo ai lipidi e migliorano lo stato di stress ossidativo dei pazienti che li hanno assunti con regolarità; sono utili nel trattamento del sovrappeso, dei disturbi gastrointestinali e delle malattie cutanee.
Le fibre dei fichi d’india favoriscono il movimento intestinale senza irritare le mucose, contribuiscono a rigenerare la flora batterica, e favoriscono l’eliminazione delle scorie e delle tossine, permettendo così un dimagrimento più rapido e un miglior assorbimento di vitamine e minerali.
La polpa dei fichi d’india ha, inoltre, un forte potere antiossidante, grazie al suo elevato contenuto di polifenoli.