Riso venere, mazzancolle e...

Da Jo
Ma come mi piace quest'estate variabile, fresca al mattino e alla sera, con temporali notturni.
Sempre così dovrebbe essere, per me.
E così mi ritrovo a pubblicare subito un'altra ricetta di riso. Un misto mare monti come le temperature, da spiaggia di giorno da montagna di notte, quando è così piacevole rannicchiarsi sotto la trapuntina.
L'Emperor's chinese black rice, che altro non è che il comunemente chiamato Venere, non è tra i miei preferiti, ma il consorte lo apprezza molto, evidentemente quando frequenta i ristoranti più in voga della città, coi suoi colleghi e coi collaboratori farmaceutici, è spesso in lista.
Per una volta ho voluto fargli una sorpresa, non crederete mica che nella mia dispensa manchino i preziosi chicchi neri!
Non lo amo particolarmente, anzi per niente, ma è chiaro che lo acquisto soprattutto se, quando svaligio i negozi specializzati, sono accompagnata da lui. Dove spesso si ripete una scena stile Sandra e Raimondo: sembro l'orco cattivo mentre lui appoggia pacchettini sul banco e mi guarda implorante (come se gli proibissi di acquistarli).
Prodotto sin dall'antichità in Cina e destinato, per la scarsa resa, agli imperatori, è ricco di antociani e quindi ha un forte potere antiossidante, contiene molti minerali quali calcio, ferro, zinco e selenio, una vera fonte di sostanze utili all'organismo, eppure... a me non piace. Da molti anni è prodotto anche in Italia. Il mio è autentico cinese, tengo a precisarlo, perchè mi è costato una piccola fortuna a Londra.
E va bene, assodato questo, lo sto cucinando per lui quindi metto da parte le mie personali preferenze e procedo.
Una volta cotto ha un gusto di pane abbrustolito, di quelli con la crosta ben cotta, i suoi chicchi sono piccoli e tondi. Tinge di nero qualsiasi condimento cui viene mischiato, peggio del nero di seppia.
Tant'è che ho aggiunto a fine cottura un trito fine di mazzancolle, che gli ha dato sapore ma che si è mascherato nella massa.
Un'altra certezza è che non scuoce mai, per lo meno quello non precotto.
Personalmente lo trovo molto saziante, per cui calcolatene non più di 50 g a testa.
Per dargli un gusto diverso e anche un po' di crunch ho aggiunto qualche fettina di spianata calabra, abbrustolita per renderla croccante, e delle nocciole tritate grossolanamente.
Nell'insieme un piatto graditissimo al Ciarri/Doc. Only for you, my dear.
Dosi per 4
-ricetta-
200 g riso nero Venere
150 g mazzancolle pulite e tritate
30 g spianata calabra
30 g nocciole
4 zucchinette novelle
20 g burro
olio
sale
Metto a lessare il riso in abbondante acqua bollente e salata, per ... dipende da quello che trovate, cioè finchè è masticabile, tanto resta sempre piuttosto croccantino sotto i denti, merito del pericarpo che riveste i chicchi.
Intanto passo al mixer le mazzancolle pulite e private del budellino e scottate un minuto per lato in un padellino.
Riduco a listerelle la spianata, trito non troppo fini le nocciole.
Preparo degli anelli coppapasta, affetto con la mandolina di ceramica una zucchinetta per piatto, sopra la quale adagerò il riso.
Quando il riso è cotto lo scolo subito e lo mescolo alle mazzancolle. Condisco con una noce di burro per lucidarlo.
Scaldo un padellino e ci metto a rosolare la spianata, deve diventare croccante.
Comprimo una porzione di riso nell'anello appoggiato in ogni piatto sulle zucchine a fettine,
aspetto 2' poi sfilo l'anello, sopra ogni porzione divido la spianata e un po' di trito di nocciole.
Metto giusto un paio di foglioline di origano fresco e servo in tavola con un filino d'olio.