Risolto il mistero della schiuma giallastra nel mare Campano

Creato il 15 luglio 2014 da Vesuviolive

Il mistero della schiuma bianca e lattiginosa apparsa nei giorni scorsi sul litorale laziale che nei giorni scorsi ha raggiunto anche Castellammare di Stabia e Vico Equense, parrebbe finalmente risolto. Secondo le rilevazioni dell‘Unità operativa campana dell’Agenzia regionale protezione ambiente (Arpa) si tratterebbe di materiale naturale quindi innocuo per la salute dei bagnanti. In buon sostanza pare siano «muchi», ovvero zuccheri e lipidi prodotti da microrganismi marini.

Lucio de Maio presidente dell’Arpa tranquillizza tutti, dichiarando che dalle analisi non è emerso alcun valore preoccupante. Tutta colpa delle alghe quindi, che in particolari periodi dell‘anno producono «Questa schiuma chiamata in gergo muco, molto frequente quando c’è il maltempo e le correnti in mare. Dalla forma bianca inizialmente diventa gialla e in fine marrone - prosegue de Maio – solitamente la massa si distribuisce lungo la spiaggia, e capita di avvistarle all’inizio della stagione estiva e sempre meno col passare dei mesi caldi. In inverno scompaiono. Prima erano un fenomeno tipico del mare Adriatico ma adesso è facile trovarle anche sul Tirreno».

Ma la spiegazione sembra non convincere affatto il WWF della Penisola Sorrentina che invece ravvisa, in quella massa densa ed oleosa, un pericolo per i bagnanti e per l’ecosistema marittimo. Claudio D’Esposito, presidente del WWF sorrentino dichiara: «seppure i dati dell’Arpa parlano di mare pulito, noi rileviamo che in quella scia melmosa, di colore marrone e giallastro, galleggia anche tanto materiale da fogna, come gli assorbenti delle donne».

Secondo gli attivisti e i volontari, numerose sarebbero le fogne illegali che continuano ad inquinare, sotto banco, le nostre coste. Per adesso è comunque consigliabile evitare il contatto con l’acqua nelle zone a rischio fino a quando non saranno effettuati tutti i rilievi del caso.