Questa è la foto vincitrice del concorso “Ricordi in bianco e nero“.
I giudici che hanno votato la foto vincente sono in questi commenti.
“Fine della sera” di Solindue!
Un ricordo comune a tutti, che Sol’ spiega come un rito:
“Il fine della sera è spesso incontrarsi in un bar.
Due chiacchere per sconfiggere la solitudine.
Ma alla fine della sera non restano che sgabelli vuoti davanti a un bar.”
Cosa pensano i giudici?
Fine della sera, è una foto che ad Arthur ricorda “un bar in Marocco“, ad Aracne “trasmette il senso di una presenza umana sola e disperata, che però nella foto non si vede“.
“Fra poco, arriverà Gilda che si è resa presentabile…si siederà con grazia e aspetterà…cosa, chi? non lo sappiamo…sentiamo la musica di sottofondo, il ticchettio dei minuti che passano…chiude gli occhi, li riapre, afferra la borsetta ed esce nella notte…” è la storia che Luisa ha immaginato e messo in scena in quattro righe.
A me ricorda tanto “un ambiente accogliente, e pronto a riempirsi da un momento all’altro con le facce e i pensieri più veri e genuini.”
Insomma, un’ambientazione che può ricordare tantissime cose ad ognuno di noi, che ci troviamo a passare da lì, con amici, colleghi, persone importanti, e anche no, commemorandone il ricordo in tre semplici e straniere parole “BAR” che nascondono tutto. In un drink, nelle pizzette di un aperitivo, nella cialda di un gelato bigusto o in una tazzina di caffè… o forse preferite una Valigia?