Risotto alla zafferano e champignons
Da Consuelo Tognetti
Oggi più che mai sento la necessità di mettere per iscritto i miei pensieri. Questo mi aiuta ad analizzare meglio le situazioni e ad affrontarle alla luce del sole.Ho partecipato al funerale della nonna di mio marito, ho voluto esserci con tutte le mie forze soprattutto per rispetto a mio suocero e alla sua famiglia. Premetto che il loro patentato non è molto unito, lo dimostra il fatto che in 11 anni che sto con mio marito non mi sono mai stati presentati, al punto da non conoscerne nemmeno la fisionomia del volto...ma non pensavo che sarebbe arrivati al punto di non salutarsi nemmeno durante e dopo la funzione! Questa cosa mi ha fatto molto male e mi ha indotto a riflettere. La mia realtà è completamente diversa. Io con i miei parenti ho uno splendido rapporto a partire dai nonni per finire con i cugini di secondo grado. Ci cerchiamo spesso anche al di fuori delle "feste comandate" e sappiamo di poter contare gli uni sugli altri per qualunque cosa. Lo spettacolo che, invece, ho avuto modo di vedere mi ha riempito di tristezza..non che in una situazione simile sperassi di uscirne indenne e sorridente, ma nemmeno con il cuore così a pezzi! Non è scesa una lacrima sul volto di nessuno dei presenti e tutti davano l'impressione di essere lì solo per "obbligo morale" e nient'altro. Questa donna giunta all'età di 98 anni, di cui ho sentito parlare e vista solo in 2 occasioni, sembra che abbia contribuito a questo astio tra fratelli e reciproche famiglie. Mio marito ha ammesso di meritare l'inferno per non essere riuscito a provare nessun sentimento, nemmeno odio, solo la più assoluta indifferenza! Non è riuscita a lasciare niente, nessun ricordo felice né un gesto d'amore, solo tanta amarezza nei cuori. Ma come è possibile vivere una vita così lunga in questo modo?! Volere tutta questa solitudine e lasciare che gli affetti si sgretolino davanti ai propri occhi fino a dispersi completamente senza fare niente?! Per me è assolutamente inconcepibile e spero (egoisticamente) di non vivere mai in prima persona queste emozioni.Ancora con questi pensieri nella mente mi sono messa ai fornelli! C'era bisogno di sapori che compensassero questa aridità di emozioni, gusti avvolgenti e profumati..qualcosa che fin dalla prima forchettata facesse esplodere un sorriso sincero, riempiendo di colore il cuore e facendo in modo di lasciare un segno perenne nelle papille gustative......che dire, ci sono riuscita!
Ingredienti x 2 persone:180 g di riso (io varietà Baldo)6-7 champignons freschi1 scalogno 3 bicchieri di brodo di pollo*1 bicchierino da liquore di grappa bianca1 cucchiaino di olio e.v.o.1 bustina di zafferano bioPepe nero q.b.Peperoncino q.b.*Io l'ho recuperato dalla cottura del pollo lesso. In alternativa potete usare 1 cucchiaino di quello granulare senza glutammato sciolto in 3 bicchieri di acqua calda.Sbucciare lo scalogno e tritarlo finemente. Versare in una capiente pentola insieme all'olio, le spezie e una tazzina di acqua. Farlo soffriggere fino a che diventa traslucido, poli versare il riso mantenendo la fiamma media. Mescolare spesso fino a farlo tostare completamente, poi sfumare con la grappa. Portare a cottura il riso (circa 20 minuti), aggiungendo un mestolo di brodo alla volta e mescolando spesso.A metà cottura aggiungere i funghi tagliati a fettine e lo zafferano.Prima di servire farlo riposare in pentola per qualche minuto con il coperchio. Questo permetterà di stabilizzarne tutti i sapori.Servire a piacere con una zucchina fresca tagliata sottile a decorazione.
Ingredienti semplici e genuini hanno saputo dare vita ad un risotto dal sapore deciso e dalla consistenza vellutata, conquistandoci all'istante!
Il fungo champignons spesso viene sottovalutato a causa del suo sapore poco intenso ma vi assicuro che in questa preparazione saprà dare il meglio di sé, facendo concorrenza ai suoi fratelli più pregiati!
Potrebbero interessarti anche :