Risotto con gli avanzi di un arrosto

Da Jo
Quand'ero ragazza avevo come vicini di casa una famiglia di origini venete. Ebbene, il papà era un tipo strano, non si sedeva a tavola se vedeva qualche pentola o piatto sporco in giro, tutto doveva essere pulito e immacolato e io lo prendevo benevolmente in giro dicendogli che, se aveva certe pretese, non poteva continuare a mangiare nel tinello annesso alla cucina ma doveva consumare i suoi pasti in sala da pranzo.
Naturalmente aveva anche altre pretese assurde, tipo non avanzare alcunché, per lui non esisteva la possibilità di riciclare un avanzo qualsiasi della cucina. Matto forte, vero?
Quando avanzo qualcosa, non mi capita di sovente ma succede, sono felicissima e subito inizio a pensare a come poter riciclare quanto rimasto.
Dopo aver servito stinchi disossati e cotti nella birra me ne era avanzato mezzo. Con tanto di intingolo, che raffreddandosi è diventato una saporita e bruna gelatina.
Quindi, mi sono domandata, che ci potevo ricavare? Un risotto! Che ho cotto per metà con il fondo avanzato e ho terminato con poco brodo. Naturalmente il mezzo stinco, a pezzetti, è finito come complemento e per finire ho messo abbondante prezzemolo tritato.
Questo per dirvi di non disperare se vi avanzassero un paio di fette di arrosto, di qualsiasi tipo, e un po' del fondo di cottura. Tutto serve in cucina e non si può certo parlare di ripiego.
Dosi per 4
-ricetta-
320 g riso Vialone nano/Rosa Marchetti
un po' di arrosto avanzato
fondo di cottura dell'arrosto
prezzemolo
brodo
olio evo
burro
A seconda del tipo di avanzo sfilaccio o trito su un tagliere la carne.
Tosto il riso nella pentola con solo un filo d'olio, quindi appena i chicchi sono diventati traslucidi inizio a bagnarlo col fondo di cottura e un filo di brodo bollente, in modo che assorba subito i sapori del fondo. Continuo ad aggiungere il fondo, finché ce n'è, e poi proseguo la cottura con solo brodo, aggiungendo dopo 10' i pezzetti di carne avanzata. Regolo di sale, ma non dovrebbe occorrerne.
Al termine spengo e lo lucido con una noce di burro freddo, infine lo spolvero con prezzemolo fresco tritato.