Si trovano ogni tanto in rete alcune vignette, foto o disegni davvero divertenti. Qualche giorno fa, pr esempio, si discuteva a tavola di diete e similia e ognuno diceva la sua, magnificando le spesso inquietanti soluzioni di quello o quell'altro genio della silhouette*,che continuamente spuntano come funghi per dimostrarti che in poco tempo si possono ottenere strepitosi risultati, sia con il vecchio sistema delle "lacrime e sangue" in certi casi, o con una passeggiata "de salute" in altri...
Bene, in questi elevatissimi momenti di alta cultura si stava affrontando il tema delle associazioni tra carboidrati, carboidrati complessi, zuccheri, proteine o chissà che altro, quando all'improvviso la piccoletta si alza e mi dice "mamma, ho trovato giusto l'altro giorno una cosa che fa proprio per noi!!"
Si alza di scatto e torna con il pc. Sullo schermo giganteggiava questo:
foto da qui
Finita all'istante e con gran divertimento, la chiacchierata sulle diete : da li ci siamo spinti verso ben più elevate vette :-) mentre, perfettamente in argomento, gustavamo un fantastico
Risotto al Castelmagno** e pere
dal nome del finanziere e uomo politico fr. Étienne de Silhouette (1709 - 1767), con allusione scherz. all’estrema parsimonia della sua amministrazione]Ingredienti per 4:
350 g riso carnaroli
1e 1/2 pera (williams per me) matura
150 g di CastelmagnoDOP**, a stagionatura media
40 g circa di burro
50 g di parmigiano grattugiato
1 litro di brodo vegetale
1 scalogno
1 bicchiere di vino bianco secco
* a proposito lo sapevate che questa parola deriva dal nome del finanziere e uomo politico francese Étienne de Silhouette (1709 - 1767), con allusione scherzosa all’estrema parsimonia della sua amministrazione?
** Il Castelmagno è un formaggio DOP che si produce in alcuni comuni nella provincia di Cuneo, E' un formaggio con la pasta erborinata di colore bianco perlaceo o bianco avorio alquanto friabile se poco stagionato, di colore giallo ocra con venature blu verdastre e compatta se stagionato. La crosta, piuttosto sottile, è giallo-brunastra, con sfumature più scure secondo la stagionatura
Il primo documento in cui viene citato esplicitamente è una sentenza arbitrale del 1277 con la quale si imponeva al comune di Castelmagno il pagamento di un canone annuale al marchese di Saluzzo, da onorare però non con denaro, ma con forme di formaggio Castelmagno.
Per sottolineare l'apprezzamento di cui il formaggio ha sempre goduto nel tempo, esiste anche un decreto di re Vittorio Amedeo II del 1722, che ordinava per la sua corte la fornitura di forme di Castelmagno al feudatario locale.
Ma si presume che la produzione del Castelmagno nella sua forma attuale sia iniziata intorno all'anno mille, anche se non sono prenti prove documentali certe in questo senso.
E' classificato DOP dal 1982.
http://www.formaggio.it/italiaDOP/castelmagno.htm http://it.wikipedia.org/wiki/Castelmagno_(formaggio) http://www.treccani.it/vocabolario/silhouette/