Risparmiare batteria su Android: operazioni di base

Creato il 16 gennaio 2014 da Paolo Dolci @androidblogit

Risparmiare batteria su Android: operazioni di base Android Blog Italia.

Se volete sapere come risparmiare batteria su Android, siete nel posto giusto. Questa è la prima di due puntate dedicate al risparmio energetico. Oggi parleremo di operazioni alla portata di tutti, piccoli consigli da seguire per fare finalmente pace con il livello di carica del nostro smartphone. Nei prossimi giorni invece, vedremo dettagliatamente e tecnicamente come monitorare il proprio sistema, restate sintonizzati su Androidblog.it.

Innanzi tutto è bene specificare che non si possono fare miracoli, poichè l’aspetto che influisce maggiormente sui consumi è sempre l’attività dello schermo. Vien da sè che un utilizzo spropositato dello smartphone porta all’esaurimento della batteria in poco tempo. La prima regola quindi, è di utilizzarlo con criterio e non abusarne; ne guadagnerete in batteria e vita sociale. Veniamo quindi ad alcuni accorgimenti di base che tutti dovrebbero tenere a mente se vogliono poter fare affidamento sul proprio dispositivo fino a sera.

Dall’analisi sono volutamente esclusi i giochi, infatti, chiunque possegga un terminale Android, sa bene come anche solo 10 minuti di gioco, abbiano effetti importanti sulla batteria.

Per prima cosa tenete a mente quali sono le applicazioni più avare di energia e limitatene l’utilizzo all’indispensabile. In questo senso il primato negativo lo vincono le app di navigazione satellitare, che sfruttano praticamente tutti i sensori del terminale, la connessione GPS, la connessione dati e per di più lo schermo risulta sempre attivo. In questa categoria troviamo Google Maps (la versione 6 è più leggera, ne abbiamo parlato qui) e i vari navigatori: Copilot, Sygic, Wise ecc..

Appena sotto, nella nostra classifica, troviamo i browser per la navigazione. Qui il motivo di tanto consumo energetico è spiegato con lo schermo attivo e lo scambio di dati in 3G o WiFi. Troviamo poi i launcher, in assoluto le app con cui interagiamo di più, sceglietelo con cura e non fatevi ingannare dalla possibilità di personalizzazioni troppo estreme. (Nova e Apex la fanno da padrone, ma il PlayStore offre possibilità per tutti gusti). Di questo passo potete immaginare quali siano le applicazioni più esose, tenetele sotto controllo e valutate soprattutto in base all’utilizzo dello schermo, dei sensori vari e del traffico dati.

Passiamo ora alla seconda voce importante tra i motivi di un’autonomia scarsa: le applicazioni che girano costantemente in background. Per quanto li consideriamo indispensabili, i social network hanno un impatto decisamente negativo sulla nostra batteria. Twitter, Facebook, GooglePlus hanno bisogno di rimanere attivi anche quanto non li state utilizzando, per cui valutate la possibilità di accedervi passando dal browser anzichè con l’app dedicata. Se proprio non potete farne a meno, accedete alle impostazioni di sincronizzazione che troverete all’interno delle applicazioni stesse ed impostate, se possibile, un intervallo di aggiornamento il più possibile esteso.

All’interno di questa categoria troviamo anche WhatsApp e i vari applicativi di Istant Messaging. E’ difficile farne a meno, ma sappiate che sono uno scomodo inquilino se puntate al risparmio energetico. Insieme agli IME troviamo le email; ormai siamo abituati ad avere anche due, tre caselle personali e tutto ciò ha un prezzo nel momento in cui desideriamo avere accesso alle notifiche in push per ognuna di esse. In questo caso vale il discorso dei social network: visitate i vostri account dal browser o per lo meno impostate un intervallo di aggiornamento abbastanza dilatato se volete arrivare tranquillamente a sera.

I consigli precedenti possono risolvere in parte i vostri problemi, ma tante volte le app di cui abbiamo parlato sono indispensabili nel nostro quotidiano. Ecco quindi una serie di consigli generali e davvero indispensabili.

Utilizzate la geolocalizzazione in basso consumo. Purtroppo solo i fortunati possessori di Android aggiornato a KitKat potranno fruire di questa nuova opzione presente nel sistema.

Riducete il tempo illuminazione dello schermo. Si puo’ modificare questa impostazione dai 15 secondi ai 30 minuti (i valori possono cambiare in base al firmware). Andate suImpostazioni > Display > Timeout Schermoe scegliete il valore minimo (15 secondi). Pensate a tutte le volte che attivate lo schermo in una giornata e capirete come risparmiando 10 brevi secondi di illuminazione potrete avere risultati insperati.

Riducete la luminosità dello schermo. Questo accorgimento pesa sopratutto per coloro che hanno un display TFT o IPS ma anche gli AMOLED ne trarranno giovamento. L’illuminazione dello schermo è esagerata nelle impostazioni di default, diminuitela per quanto possibile, i risultati saranno straordinari. Per quanto riguarda gli AMOLED tenete presente che uno sfondo scuro o nero significa utilizzare molta meno energia rispetto ad uno chiaro. 

Non usate wallpaper animati e widget Gli sfondi in movimento, se da un lato danno un tocco aggiuntivo al nostro smartphone, dall’altro assorbono parecchia energia. La regola vale anche per i widget, complementi utili , ma che richiedono pur sempre maggiori risorse rispetto ad un desktop pulito.

Veniamo infine ad alcuni dettagli che, se curati, vi garantiranno fino a qualche ora di autonomia in più. In questo processo ci viene in aiuto un’applicazione dalle potenzialità praticamente infinite. Stiamo parlando di Atooma. Tutta italiana e vincitrice del premio per migliore applicazione al mondo nel 2013 al MWC di Barcellona.

Atooma
Prezzo: Gratis

L’app gestirà in automatico alcune operazioni fondamentali. Tra le tante possibilità infatti, troverete una sezione dedicata al risparmio energetico. In termini pratici potrete fare in modo che uscendo di casa venga automaticamente disattivato il WiFi o che il Bluetooth sia attivo solo se necessario, addirittura potrete impostare lo scambio dati solo con schermo acceso. Insomma, le impostazioni sono moltissime e il layout molto semplice e chiaro viene in aiuto agli utenti meno esperti.

Il funzionamento è molto semplice e si base sulla costruzione di un comando da fare eseguire in automatico al dispositivo a determinate condizioni. Troverete una serie di comandi già impostati per le operazioni classiche e potrete costruire comandi personalizzati in base alle proprie esigenze. Tutto molto facile ma se avete dubbi scriveteci nei commenti e vi risponderemo al più presto.

Sfruttate Atooma per ridurre al minimo gli sprechi dovuti a Wifi sempre acceso, GPS, BlueTooth e scambio dati. Rimarrete piacevolmente stupiti dal livello di carica residuo che riuscirete ad ottenere in serata.

L’ultimo consiglio è per chi vuole affidare il controllo della batteria ad una semplice app, vi proponiamo Juice Defender, consente di creare profili di configurazione ottimizzati per il risparmio della batteria.

JuiceDefender - battery saver
Prezzo: Gratis

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