“Rispolverando” qualcosa di visto: The Village.
Creato il 12 maggio 2014 da Manuela Bonci
Capita la serata da tuta e poltrona in cui l'occhio va sullo scaffale impolverato dei film vecchiotti che non ricordavi di avere e che ritrovi lì tra i Dvd (o addirittuta tra i Vhs!!) e che riprendi in mano con fiducia inaspettata. Guardi la copertina di uno di quei film e dici ... “Ok, ti concedo un'altra occasione!”. A volte riscopri tesori. A volte ti ricordi il perché li hai lasciati indietro per tutto quel tempo.
L'idea di una rubrica molto semplice da inserire nel mio bloggino, che a questo punto chiamerei qui per qui “Rispolverando”, mi é venuta riprendendo in mano un film che non vedevo da anni e che non é tra i miei preferiti, ma che, guardandolo dopo tempo e con occhio più “critico”, ho ri-scoperto con piacere. The Village. Annata 2004, scritto e diretto da M. Night Shyamalan, conosciuto per Il sesto senso (1999), Unbreakable(2000), Signs (2002), la pellicola offre lo spaccato di un mondo inusuale, quello di una comunità religiosa (presumibilmente gli Amish) e del suo modo di vivere lontano dalle abitudini moderne e dal materialismo terreno. Misticismo che fa da sfondo collaterale alle credenze religiose osservate e tramandate. La paura incalzante di ciò che si trova fuori dal villaggio, minaccia rappresentata da creature innominabili dalle quali doversi proteggere. Fede incondizionata che si fonda sulla menzogna più grande condivisa dagli anziani della comunità.
Il cast vanta Sigourney Weaver, William Hurt e Cherry Jones. Ancora giovani ma non certo impreparati, Bryce Dallas Howard (protagonista femminile), Joaquin Phoenix e Adrien Brody che merita un 10 per il ruolo difficile che interpreta con maestria. Tra i giovanissimi scorgiamo anche Jesse Eisenberg con un ruolo marginale.Vale la pena rispolverare The Village quindi, a mio parere, conservandola tra le pellicole da tenere.Occhio di riguardo per la sequenza notturna in cui gli abitanti si nascondono nei rifugi sotterranei, per la visita di una creatura alle loro porte. Ottimo il commento musicale che cadenza una valida sequenza scenica, ben strutturata e visivamente melodica.
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