La strada si inerpica lungo il fianco della montagna, tornante dopo tornante, il guidatore prega mentalmente di non incontrare nessun'altra macchina che arrivi in senso opposto, ma niente paura, i cartelli dai colori sgargianti informano che i lavori in corso la renderanno presto più larga.Un occhio attento può notare le case di legno dall'aspetto rustico, steccati più o meno solidi dai quali penzolano i panni stesi ad asciugare all'aria della montagna, poi sai che profumo di buono?Un tornante, ancora uno, e un altro, poi la salita finisce e ci si ritrova con il ristorante Aquila Nera sulla sinistra, quasi apparso per magia, si era troppo impegnati ad ammirare la natura mozzafiato che incornicia questo paesino sperduto della Valle dei Mocheni, isola linguistica di origine tedesca, dove sono cresciuta da bambina.
Si inizia con l'ottima luganega mochena, tipico salume stagionato diffuso in tutta la regione
Tocca quindi ai canederli al sugo di cervo, ricchi di sapore e davvero sostanziosi grazie agli affettati che li compongono
Lo spezzatino di cervo piace anche al meno amante della selvaggina, dei cubotti delicati e magrissimi con un sughetto che non farci la scarpetta sarebbe un reato
il tutto accompagnato da polenta e crauti serviti con lucanica mochena fresca e pancetta
Cosa buona e giusta è assicurarsi di lasciare un posticino per la treccia mochena, dolce tipico della zona, una sorta di pan brioche farcito con crema pasticcera e marmellata di frutti di bosco
Dopo caffè ed ammazzacaffè (da non perdere le grappe fatte in casa!!), è d'obbligo una passeggiata nei dintorni, immersi nel verde e nella natura ...