Situato nel cuore di Firenze, nelle vicinanze del Mercato Centrale e delle Cappelle Medicee, ‘Pepò’ porta con sé tutti i tratti caratteristici di un’osteria fiorentina pur distinguendosi per la sua aria sobria e raffinata al tempo stesso.
L’attenzione ai dettagli nell’arredamento – essenze, bastoncini profumati e asciugamani monouso in bagno, il verde delle pareti che contrasta con il rosso del lampadario e con i particolari in legno, lavagne a muro con il menu del giorno, foto in bianco e nero, musica morbida… – e la cura del personale verso il cliente rendono l’atmosfera unica e magica. Cenare da ‘Pepò’ consente di creare una parentesi, uno spazio inavvicinabile dalla frenesia e dal frastuono quotidiano, che diventa solo una lontana eco visibile dai vetri dell’ingresso. E da lì, se si ha la fortuna di arrivare all’orario giusto, è possibile scorgere il via vai di mercanti ambulanti che portano via merce e banchetto su quattro ruote.
“L’idea di aprire un ristorante è stata di mio marito” afferma Anna Cenni che gestisce ‘Pepò’ e che continua “lui è sempre stato appassionato di cucina, ha iniziato avendo una macelleria, dopo una pizzeria e poi ha iniziato ad aprire una serie di ristoranti di cui un messicano e uno di pesce”. Dopo tutte queste esperienze, ecco che con ‘Pepò’ si torna alla tradizione Toscana con piatti tipici fra cui la fiorentina, con una frollatura di almeno 15 giorni, il peposo della fornace dell’Impruneta e la ribollita, servita in terracotta per mantenere il calore. I vini, come le materie prime, sono tutti regionali. Così spiega Anna la scelta delle materie prime: “Per differenziarci un poco dalla grande massa di ristoranti turistici, scegliamo materie di prima scelta e cerchiamo di curare molto i clienti offrendo piatti della tradizione e del luogo con una cura particolare nella preparazione”.
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