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Ristoranti gustosi: la Casa delle Aie a Milano Marittima

Da Motociclistidatavola
Allora, dopo qualche tempo siamo tornati alla Casa delle Aie.
Lo dico subito, questo è un post ad uso di coloro che non sono Romagnoli, i locali conoscono tutti bene il posto.
la Casa delle Aie è infatti uno di quei posti dove tutti sono andati e passati, è uno di quei ristoranti in cui si conserva la tradizione culinaria delle nostre terre. Fino a poco tempo fa non c'era neppure il menù, i piatti erano pochi e sempre quelli.
Nel recente passato ci sono state strane vicissitudini che avevano un po' addombrato il ruolo di riferimento per la cucina Romagnola ma recentemente tutto è tornato come un tempo: vecchia gestione, vecchi sapori.
Esattamente come accade in ambito motociclistico, quando ci sono delle eccellenze poi ci sono i detrattori. Così come ci sono quelli che trovano difetti alle moto ad ogni costo, così ci sono quelli che "ah ma il cappelletto è più buono da un'altra parte" oppure "no dai la piadina però è migliore quella di tizio". E' evidente che parliamo di gusti e che quindi ognuno ha i suoi però quasi sempre la Casa delle Aie è opresa come riferimento, come termine di paragone. Quando in Romagna si assaggia un cappelletto al ragù lo si paragona a quello delle Aie.
Così come c'era chi diceva che il KTM era più adatto del GS per l'OffRoad o qualcuno diceva che il Crosstourer ha più motore del GS così ci sono i detrattori delle Aie. Però poi il riferimento è quello.
E allora il GS è stato per anni il topseller fra le moto (e non credo perchè i motociclisti erano tutti scemi) così le Aie sono sempre blindate di gente (e non credo che tutti godano nel mangiare male).
Ma torniamo sul pezzo.
Ristoranti gustosi: la Casa delle Aie a Milano MarittimaAlle Aie ci si ritrova in un ambiente spartano, bicchierini da osterie, locali grandi, rumorosi, ogni tanto si condividono anche i tavoli, ritmi spesso molto serrati (camerieri che corrono e piatti che arrivano velocemente). Insomma, non un posto da cenetta romantica, anche se in due ci siamo andati tutti tante volte.
Da poco è comparso anche il menù e un "fuori menù". Però date retta a me, se siete in transito in Romagna, non la conoscete e volete togliervi delle voglie, la giusta sequenza è questa:
Pinzimonio, squacquarone (squacquerone lo facciam dire a chi ha fatto le scuole alte) con piada. Cappelletti al ragù (il ragout non esiste ma sappiate che il significato è "risvegliare l'appetito"). Ora, io sono un amante degli strozzapreti ma se siete di passaggio state sui cappelletti. Coniglio e patare al forno. Mascarpone. Dato che siete in moto andateci piano col vino (o non andateci per niente, ancora meglio). Caffè e arrivederci.
Non c'è molto da aggiugnere, siamo in una delle cucine più semplici (i piatti son sempre quelli con poche eccezioni) ed efficaci che ci siano (come col GS, ci sarà sempre qualcuno che dice di non essersi divertito ma son quelli che godono nel dire diverso dagli altri). 
Voi se passate andate, poi mi fate sapere.

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