Il programma di ristrutturazione case popolari va avanti: il Ministero delle Infrastrutture ha assegnato alle Regioni la seconda tranche di 105 milioni di euro. Si aggiungono ai primi 25 milioni di euro assegnati a dicembre 2015; le Regioni quindi possono contare su oltre 130 milioni di euro da trasferire a Comuni e ex IACP per la ristrutturazione delle case popolari e in generale il recupero del patrimonio Edilizia Residenziale Pubblica (ERP).
La Legge di Stabilità 2016 ha anticipato per questo Programma 170 milioni di euro al 2016-2017 (originariamente erano previsti per il 2019-2024), e 25 milioni sono stati aggiunti dal DL 185/2015.
Le risorse assegnate rientrano nel Programma finanziato ancora con la Legge 80/2014 che attiva due linee di intervento:
1) interventi di ripristino di piccola entità (fino a 15.000 euro);
2) interventi di manutenzione straordinaria fino a (50.000 euro ad alloggio). Nei lavori di manutenzione straordinaria rientrano le opere per:
- l’efficientamento energetico degli edifici per ottenere almeno una riduzione almeno del 30% dei consumi registrati negli ultimi due anni,
- la messa i sicurezza delle parti strutturali e l’adeguamento antisismico,
- la rimozione di materiali nocivi come piombo e amianto,
- il superamento delle barriere architettoniche,
- la manutenzione delle parti comuni e delle pertinenze,
- il frazionamento e l’accorpamento degli alloggi in considerazione delle diverse esigenze abitative.
Il Programma prevede il recupero di oltre 25.000 alloggi in tutto. Secondo il MIT i primi 7.000 alloggi saranno recuperati entro il 2016.
Se vuoi rimanere aggiornato su
"ristrutturazione case popolari"
ISCRIVITI alla nostra newsletter