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Ristrutturazione Edilizia di casa detrazione fiscali del 36% (oggi 50%) nel 730: Guida pratica

Da Raffa269

mutuo e abitazione principaleIn caso di lavori di ristrutturazione, restauro, risanamento conservativo per il recupero del patrimonio edilizio di casa, dell’immobile, del condominio o del palazzo sarà possibile fruire di una agevolazione fiscale sotto forma di detrazione fiscale Irpef di imposta nella misura del 36% (ora 50%) da far valere al momento della compilazione del 730 o del modello Unico e che grazie a questa guida pratica potrete farvi un’idea del risparmio di imposta netta, dei casi in cui è possibile usufruire e di come si fa per richiederla.

Novità 2013: con il nuovo decreto Ecobonus 2013 la percentuale sale al 50% e il tetto massimo sale da 48 mila euro a 96 mila euro per spese sostenute fino al 31 dicembre 2013. Per gli interventi tesi alla messa in sicurezza degli edifici con criteri antisismici godranno, in alcuni casi, della maggiore detrazione del 65%.
In verità stiamo parlando di una forma di agevolazione fiscale in essere da molti anni (L. 27 dicembre 1997, n.449) che molti di voi consocono da tempo solo che una volta ogni due tre anni viene prorogata. L’ultima proroga legittima la detrazione per coloro che hanno sostenuto lavori fino al 31 dicembre 2013. Dal primo gennaio 2014 per questa tipologia di interventi la detrazione tornerà al 36%. Vi ricordo inoltre l’articolo dedicato alla detrazione sui mobili e arredi 2013.

Quanto è possibile detrarsi le spese di ristrutturazione edilizia

L’esercizio dell’agevolazione potrà essere fatto solo per importi di lavori di manutenzione straordinaria inferiore ai 48.000 euro relativamente a ciuscuna unità abitativa, ciascun immobile, appartamento. Laddove abbiate più case in uno stesso palazzo il massimale dovrà essere moltiplicato. Dal 5 giugno 2013 e fino alle spese stenute al 31 dicembre 2013 la percentuale sale al 50% mentre il tetto di spesa si incrementa a 96 mila euro.

Chi può aderire alle agevolazioni per le spese di ristrutturazione del patrimonio edilizio

Potranno riciedere l’agevolazione fiscale Irpef tutti i soggetti Irpef puchè abbiano prima di tutto sostenuto la spesa effettivamente oggetto di agevolazioni fiscale e purchè siano titolari di diritti di proprietà e diritti reali sugli immobili e le relative pertinenze dell’immobile. Alla detrazione possono accedere anche i soggetti familiari a carico di una persone purchè familiari conviventi oltrechè assegnatari in caso di seprazione e non proprietari dell’immobile in cui risiedono o anche i comodatari  o nudi proprietari o titolari del diritto di uso o usufrutto o abitazione o i coniugi conviventi, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo. Ma come anche i soci di cooperative divie ed indivise e gli imprenditori individuali.

Quali spese sono agevolabili con le detrazioni fiscali Irpef sulle ristrutturazioni

Saà possibile richiedere le agevolazioni fiscali per lavori di manutenzione straordinaria ma sarà possibile estendere le agevolazioni anche ai lavori ordinari limitatamente ai lavori destinati al rifacimento delle parti comuni di edifici a prevalente destinazione abitativa. Le spese devono essere finalizzate ad interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. In estrema sintesi ve ne elenco qualcuna che è stata aggiunta successivamente come gli interventi per l’eliminiazione di barriere architettoniche, o volte a ridurre l’inquinamento acusticoo quelle per disincentivare l’intruzione di parte di terzi per cui sistemi di antifiurto o inferriate, oppure le opere per la cablatura degli edifici, o per smaltire l’aminato presente sugli edifici. Inoltre vi sono anche interventi volti alla ricostruzione di immobili colpiti da eventi calamtisoi e nelle cui regioni sia stato proclamato lo stato di emergenza, o anche quelle volte all’adizione di misure antisismiche.

Leggete anche l’articolo di approfondimento sulla differenza tra ristrutturazione ordinaria e straordinaria

Come richiedere l’agevolazione sulle ristrutturazioni

Non sono previsti adempimeti oneroso per la richiesta di agevolazioni ma dovete stare attenti a seguirli pena la nullità delle agevolazioni con l’applicazione se del caso di apposite sanzioni, pertanto come prima cosa dovrete ricordarvi di inviare un modello specifico che potete trovare sul sito dell’agenzia delle entrate o nella sezione moduli e modelli del sito ed in dirizzarlo al centro operativo di Pescara prima del giorni di inizio lavori. In realtà con Il Nuovo Decreto Sviluppo è stata abolita la comunicazione da inviare al centro operativo di Pescara (cfr articolo 7, D.Lgs DL n. 70 del 2011) sostituita ora da alcuni dati ed informaizoni da inserire direttamente nella dichiarazione dei redditi modello Unico o modello 730 dove fino ad oggi si doveva evidenziare l’importo della spesa, il codice fiscale, il numero delle rate e l’importa da detrarre e acui si associa il bonifico parlante. Questo non ritengo sia preclusivo del fatto che la documentazione costuita dal capitolato lavori, i progetti, le fatture per l’acquisto dei materiali e la manodopera debbano essere mantenuti per l’evidenza documentale eventualmente richiesta dall’agenzia delle entrate in caso di accertamento o semplice richiesta di informazioni.

Da quando scatta l’abolizione della comunicazione

Essendo l’entrata in vigore del 14 mggio è ragionevole ritenre che si applichi ai lavori che sono iniziati dopo quella data e che non dovranno appnto essere comunicati. Sono previsti dei casi particolari in cui la scadenza della comunicazione slitta alla data di presentazione del modello Unico (solitamente fine settembre salvo proroghe) come nel caso di acquisto di pertinenze.

Proroghe e modifiche nelle detrazioni fiscali

Le agevolazioni fiscali del 55%  o del 36% sono state estese dal Governo Letta modificando non solo la finestra temporale entro cui effettuare i pagamenti (31 dicembre 2013) ma anche la quantificazione delle spese ammissibili e che potete trovare nell’articolo dedicato al Nuovo Decreto Ecobonus.

La documentazione da produrre ai fini delle agevolazioni fiscali

Sarà necessario allegare copia della DIA contentente i permessi a costruire, le eventuali ricevute di pagamento dell’IMU come i bollettini postali o le quietanze del  versamento del modello F24 presso la banca. Non dovrà mancare inoltre il verbale assembleare con cui viene reso edotto il condominio dei lavori di ristrutturazione. Tuttavia vi consiglio sempre di fare riferimento alla norma sopra citata in quanto a seconda che gli interventi siano effettuati su parti comuni, condomini abitaizoni private ecc, possono cambiare i documenti richiesti.
Con il nuovo decreto sviluppo scatta anche l’abolizione della indicaione dei costi di manodopera che erano rihciesti per fruire delle detrazioni sia del 36% (ora 50%) sia del 55% che precludeva addirirttura l’accesso al credito. Qualcuno di voi si ricorda se ne ha usufruito che in fase di compilazione del modello all’ENEA questo era un dato da comunicare nel modulo per la richiesta delle detrazioni.

Fattispecie particolari: i lavori in economia

Qualora si sostengano da soli le spese per la ristrutturazione sarà possibile detrarsi anche le sole spese vive sostenute la cui documentazione dovrà essere mantenuta per l’eventuale esibizione in fase di verifica o accertamento da parte dell’agenzia delle entrate.

Indicazione nel modello unico

Tali costi andranno indicati nel quadro RP del modello Unico o anche nel modello 730 per il pagamento dell’Irpef avendo cura di indicare ogni anno l’anno di sostenimento della spesa il codice fiscale supponiamo del condominio su cui sono stati effettuati i lavori di manutenzione nella sezione III dove saranno presenti tre colonne indicanti il numero di rate che si è scelto di utilizzare per rateizzare il beneficio fiscale. Vi anticipo che parlimao di 3, 5 o 10 rate e ogni anno in prossimità della colonna dovrete indicare il numero della rata che state pagando in quell’anno (esempio 2 se si parla della seconda, 3 della terza e così via).

Modalità di pagamento

Fondamentale per non perdere il benefico fiscale è utilizzare il sistema del bonifico parlante che richiede l’indicazione alla banca e nella causale di una serie di indicazioni che saranno trasmesse dalla vostra banca all’agenzia delle entrate. Mi raccomando perchè l’inossservanza determina la decadenza dal beneficio fiscale.

Iva al 10%

Si applicherà l’iva al 10% in luogo del 20% nel caso di costi di manutenzione ordinaria e straordinaria effettutati su edifici residenziali a prevalente destinazione abitativa e che potete leggere l’approfondimento nell’articolo dedicato all’Iva al 10% per i lavori di manutenzione e ristrutturazione edilizia.

Indicazione nel Modello unico o nel 730

Per l’indicazione nel modello Unico potete fare riferimento al quadro RP sezione III righi da RP 35 a RP 44 mentre per il 730 al quadro RE dal rigo RE33 in poi. Ricordate che annualmente i numeri potrebbero cambiare ma almeno così vi potete orientare anche per i prossimi anni.

Elenco lavori di ristrutturazione edilizia che godono dei benefici fiscali

Vi segnalo anche l’articolo in cui ho riportato un elenco delle detrazioni sulle ristrutturazioni con la maggior parte degli interventi che possono godere dell’agevolazione fiscale del 36% (ora del 50%).

Immobili ad uso promiscuo

Per questa tipologia la spesa detraibile è pari alla metà o alla percentuale relativa alla parte di immobile considerata non strumentale.

Interventi per immobili antisimici per la messa in sicurezza statica degli edifici

Innalzata l’aliquota al 65% in luogo del precedente 50% purchè siano immobili adibiti ad abitazione principale dal fruitore della detrazione fiscale, altrimenti scendono nuovamente al 50%. Le spese agevolabili inoltre sono quelle le cui autorizzazioni richieste siano state avviate dal 4 agosto 2013.

Articoli collegati:
Detrazioni Fiscali Risparmio Energetico 55%


Leggi regionali detrazioni 36% e 55%

Normativa di riferimento: L. 27 dicembre 1997, n.449 e successive proroghe


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