Ritagliando una giornata perfetta: Top 5

Creato il 16 giugno 2012 da Mcnab75

Top 5 leggera ma non banale.
Quante volte nel giro di un anno riusciamo a ritagliarci una giornata perfetta?
Ma, ancor prima, cosa intendiamo per giornata perfetta?
Per molti è quando concludi un ottimo affare sul lavoro, oppure quando riesci ad andare a letto con la tizia che hai conosciuto in palestra e che tampini da un po’ di tempo. Per altri è quando si riesce a evitare di trascorrere la domenica dai suoceri, oppure quando la squadra del cuore vince una partita all’ultimo minuto (magari con un goal su rigore inesistente, vuoi mettere?)
C’è chi poi vola più basso. La giornata perfetta è quando trovi un libro che cercavi da anni, e che ora ti si presenta davanti a un euro sulla bancarella dell’usato. Oppure quando ricevi una telefonata inaspettata che ti scuote dal torpore o dai brutti pensieri.
Per chi si diletta a scrivere la giornata perfetta è quando si sfornano un paio di capitoli che, sì, sembrano proprio belli.
Per altri la perfezione si manifesta in dodici ore filate di cazzeggio assoluto.
Dunque eccovi cinque mie possibili giornate perfette.
Ovviamente, se vi va, potete dirmi le vostre.

Giornata Uno: La maratona di film

Stagione ideale: Inverno
Facilità di realizzazione: Medio Alta
Partecipanti: 1 o 2

Non ricordo come facevo, ma molti anni fa riuscivo a vedermi tre o quattro film al giorno. Erano i tempi delle VHS registrate di frodo, quando i film migliori li trasmettavano i canali minori, in piena notte.
Ora fatico a gustarmi un paio di film alla settimana, e spesso mi tocca dividerli in “spezzoni”, perché trovare due ore filate per stare davanti alla TV è una vera sfida.
Una delle mie giornate perfette si manifesta nella bella stagione – che per me è l’inverno. Fuori fa freddo, alle quattro del pomeriggio è già scuro e la voglia di uscire è pari allo zero. E’ domenica, o magari uno di quei giorni “vuoti” che inframezzano le vacanze di Natale (tipo il 27 dicembre). Ci si arma di tre o quattro DVD e mi lancio in una non-stop cinematografica, intervallata magari da qualche commento su Facebook con gli amici.
Al momento mi piacerebbe una maratona di vecchi titoli di fantascienza in bianco e nero.

Giornata Due: La gita in campagna

Stagione ideale: Primavera
Facilità di realizzazione: Media
Partecipanti: 2

Prendere la macchina, scegliere una meta senza ragionarci troppo e partire. In due, rigorosamente un uomo e una donna. La temperatura deve essere discreta, diciamo sui 20° al massimo. Sole senza afa, serbatoio pieno e buona musica per il viaggio.
Mete preferite: le colline o la bassa montagna. Unico punto di riferimento, come tappa intermedia, un agriturismo di quelli veri, in cui si mangia bene senza trovare il pienone.
Per come sono fatto io la presenza di altre persone rovinerebbe il tutto, quindi l’opzione “gita di gruppo” va semmai a far parte di una categoria minore, quella delle “giornate positive”.
Un consiglio pratico per rendere il tutto davvero perfetto: spegnete il cellulare, oppure utilizzate quello il cui numero è in possesso solo di poche, fidatissime persone.

Giornata Tre: Una bella e solitaria sessione di scrittura

Stagione ideale: Autunno
Facilità di realizzazione: Bassa
Partecipanti: 1

Per una straordinaria concordanza di eventi sono rimasto solo a casa. Parenti e vicini hanno deciso di sfruttare quest’ultima bella domenica di settembre per fare una scampagnata, un week end al mare o chissà cosa. Non ho rompicoglioni nel raggio di 500 metri, e mi posso permettere il lusso di spegnere il cellulare, visto che la mia fidanzata/compagna/amica la vedrò fra qualche ora, quindi non c’è bisogno di sentirla ancora nel mentre.
Il clima è mite, diciamo quei 17-18° gradi che mi invogliano a spostare il portatile sul terrazzino, dove il wifi prende da Dio, e a regalarmi una mezzagiornata di scrittura in perfetto silenzio. Abolito Youtube, minimizzato il controllo di Facebook, lascio che la fantasia e la creatività muovano le mie dita sulla tastiera.
A far da contorno, una bibita fresca e quattro schifezze da masticare, patatine o olive che siano.

Giornata Quattro: La scalata

Stagione ideale: Estate
Facilità di realizzazione: Medio bassa
Partecipanti: 1 o 2

Variante della gita in campagna, con meno potenza di motori e più potenza di gambe.
Io non faccio nessuno sport, ma amo camminare in montagna. Per quanto gli impegni siano sempre soffocanti, d’estate (di solito a giugno) riesco a concedermi un paio di scarpinate salutari e salvifiche.
In questo caso occorre studiare bene il percorso, perché lasciare troppo al caso potrebbe essere pericoloso. Anche preparare lo zaino e l’occorrente ha un suo perché.
La scalata solitaria ha un suo fascino, ma anche in due, se si sceglie il partner giusto, può venirne fuori qualcosa di eccezionale.
Non voglio scadere nella banalità ma lo devo dire: questo genere di contatto con la natura per me è davvero indispensabile per ricaricare le pile e per depurare cervello, stomaco e gambe.

Giornata Cinque: L’acquisto azzeccato

Stagione ideale: Qualunque
Facilità di realizzazione: Media
Partecipanti: 1


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