Ritessere emozioni costruttive con la mediazione familiare

Da Teresa Laviola @TeresaLaviola

Fidelio

L'impostazione originaria della mediazione familiare vorrebbe il mediatore strettamente vincolato ad accompagnare la coppia in crisi negli articolati passaggi della separazione o del divorzio, nutrito dell'illusione che la condizione delle parti che giungono nel suo studio sia scevra da qualsivoglia perplessità rispetto alla necessità di terminare definitivamente la loro relazione. La crisi che la coppia porta nel setting della mediazione è, invece, sempre carica di molteplici istanze, quasi mai esplicite e non esclusivamente circoscrivibili entro l'obiettivo della separazione. La volontà di separarsi, persino laddove è manifesta, si presenta, in mediazione, quale possibilità tra le tante che in quel momento albergano la mente della coppia; certo -a volte- la più accreditata, ma raramente l'unica possibile e, comunque, sempre animata da uno stato di confusione dove, sopra a tutto, prevale il desiderio di risolvere un malessere che ha già provato e fallito diverse strade per sedarsi e la cui più decisa presa in carico si avverte come non rinviabile...
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