Il leader del Movimento dei Forconi, Mariano Ferro, annuncia una nuova protesta in Sicilia che inizierà dalla mezzanotte del 10/03/13 con presidi ai caselli autostradali, e che non si fermerà finchè non si arriverà "a un buon esito della trattativa per evitare brutte reazioni". Poi, rivolgendosi al Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta e al MoVimento 5 Stelle dice: "Basta proclami presidente, va bene l'abolizione delle province ma va rilanciata una volte per tutte la nostra economia, la nostra agricoltura. Siamo in un momento di crisi straordinaria e dunque ci vogliono provvedimenti straordinari altrimenti, qui siamo destinati a morire. Questo discorso vale pure per il movimento di Beppe Grillo, in grado di condizionare il governo regionale". E continua: "Abbiamo un'economia siciliana totalmente in ginocchio. Staremo sulle strade con presidi ad oltranza, fino a quando non si attueranno provvedimenti veri. E quanti spontaneamente si vorranno fermare, fra disoccupati, precari, agricoltori e imprenditori in difficoltà, potranno farlo liberamente". I Forconi, quindi, sono pronti a ripartire e stanno ultimando l’organizzazione dei presidi che interessando buona parte delle nove province siciliane a partire dal casello autostradale di San Gregorio alle porte di Catania, snodo cruciale del trasporto su gomma delle merci per il versante orientale dell’Isola.
Ritorna la protesta dei forconi in sicilia
Creato il 07 marzo 2013 da Antonella Di Pietro @Antonella_Di_PiIl leader del Movimento dei Forconi, Mariano Ferro, annuncia una nuova protesta in Sicilia che inizierà dalla mezzanotte del 10/03/13 con presidi ai caselli autostradali, e che non si fermerà finchè non si arriverà "a un buon esito della trattativa per evitare brutte reazioni". Poi, rivolgendosi al Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta e al MoVimento 5 Stelle dice: "Basta proclami presidente, va bene l'abolizione delle province ma va rilanciata una volte per tutte la nostra economia, la nostra agricoltura. Siamo in un momento di crisi straordinaria e dunque ci vogliono provvedimenti straordinari altrimenti, qui siamo destinati a morire. Questo discorso vale pure per il movimento di Beppe Grillo, in grado di condizionare il governo regionale". E continua: "Abbiamo un'economia siciliana totalmente in ginocchio. Staremo sulle strade con presidi ad oltranza, fino a quando non si attueranno provvedimenti veri. E quanti spontaneamente si vorranno fermare, fra disoccupati, precari, agricoltori e imprenditori in difficoltà, potranno farlo liberamente". I Forconi, quindi, sono pronti a ripartire e stanno ultimando l’organizzazione dei presidi che interessando buona parte delle nove province siciliane a partire dal casello autostradale di San Gregorio alle porte di Catania, snodo cruciale del trasporto su gomma delle merci per il versante orientale dell’Isola.