Via Parma con il campanile "monco"
I restauri operati sull'ex chiesa di San Marco, successivamnte elevata al rango di cattedrale dedicata a San Pietro, dopo che Napoleone si proccupò di abbattere quella originale situata, come noto, di fronte a Palazzo Ghilini, inizialmente non riguardarono l'attuale campanile. Infatti, come è possibile leggere sulla guida storico-artistica di Claudio Zarri, il nuovo campanile, su progetto dell'ingegnere Giuseppe Boidi-Trotti, fu iniziato nel 1889 ma i lavori si interruppero nel 1901, e così restarono, come si vede nella cartolina, per una ventina d'anni.
Si dovette attendere il 1922 per vederla completata, grazie ad un finanziamento dei coniugi Prego-Lavagetto. Ad opere finalmente concluse il campanile s'impone all'oservatore soprattuto per la sua altezza (mt. 106) che lo pone al secondo posto in Italia dopo il "Torrazzo" della Cattedrale di Cremona.
Alessandria in bianco e nero. Non è la nostalgia dei tempi passati né una critica alle cose attuali, sebbene sia uno degli "sport" preferiti dagli alessandrini. Abbiamo aperto l'archivio di Tony Frisina per scovare alcuni scorci di Alessandria dell'altro secolo, a volte anche di quello prima ancora. Carrozze, biciclette, tanta gente a piedi col cappello sulla testa, magari Borisalino. Ora il panorama, lo stesso delle immagini solor seppia, è cambiato. Gli alberi sono cresciuti, le strade hanno preso un'altra forma, e le auto si sono conquistate quasi tutti gli spazi possibili. Senza retorica o spirito censorio, vogliamo solo far conoscere la città com'era e com'è oggi, lasciando ai lettori ogni altro commento. Un tuffo nel passato che, siamo certi, potrà interessare anche le nuove generazioni, poco attente alla cultura locale e a dove camminano.