Oh, chi frequenta la tana del Coniglio sa che su cose del genere, da queste parti, c'è sempre lo zampino dell'inesauribile +Ximi Blogghidee che in questo caso si è avvalsa della collaborazione di +Davide Rossi e del suo talento fotografico e organizzativo.
La prima parte dell'evento si è conclusa con la vittoria della meravigliosa fotografia che vedete qui, di +Daniele Bisognin
Ed ora, riposte le reflex, entrano in campo le penne. A questa immagine è dedicato un racconto del Coniglio, dal titolo "Ritorno alla Luce". Il limite prescritto è di mille caratteri.
Ritorno alla vita
I due uomini, curvi e grigi, si erano avvicinati al limitare della nebbia; un sole caldo e vivido scintillava al di là di quel confine d’ombra, che per secoli nessuno aveva varcato.
- Non andare, figlio - sussurrò il più anziano. La sua voce tremava dinanzi a quei dardi di luce, che laceravano la bruma in confusi brandelli, lasciandoli nudi sotto l’immenso cielo.
Il giovane non rispose; osservava le volute pigre di vapore salire verso l'alto, scoprendo vivide macchie d'azzurro di un cielo allegro e sereno. Un refolo di vento soffiò dalla baia, increspando le acque con dorate scintille; le foglie, fresche di rugiada, cantavano piano. Aleggiava lieve l’odore del muschio ombroso; un filo di fumo si levava dal chiuso riparo di antiche pietre, non di lontano giungevano il suono maestoso del mare e il profumo struggente del gelsomino. Come avevano dimenticato la vita della luce?
- Non posso restare, padre.
Il suo passo sul ponte, veloce e leggero, si perse nel vento.