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Ritratto (breve) del Grillo crozziano mezzo crociato e sempre profetico

Creato il 19 giugno 2014 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
Crozza,%20Mago%20Casaleggius,%20Grillodi Giuseppe Leuzzi. Fra gli euroscettici non antieuropei c’era Tsipras, ma Grillo non ha nemmeno ipotizzato di poterci fare gruppo. È a capo di un’armata di centro-destra. Uno dei tanti in agguato sui voti di Berlusconi.
Grillo richiama irresistibile, come già Bossi, gli sporchi, brutti e cattivi: i mediocri. In un anno e mezzo non una sola personalità, o una sola proposta, degna di rilievo. Il suo atout più forte è il successo, la carriera pronta: la promessa, come già di Bossi e in piccolo di Di Pietro, ai nullafacenti di una rapida assunzione in cielo, a trentamila euro al mese o poco meno. Ma dell’epoca dei social forum: parolai. A loro modo virtuosi della parola, piuttosto che dei gesti.

Si dice populismo ma è la mediocrità. Basta sentire i parlamentari 5 Stelle di Sicilia, che sono i soli a sapere parlare: sono la caricatura del Siciliano, la maschera del chiacchierone, sempre aggiornato all’ultimo pettegolezzo e pieno di se steso, anticipatore in questo del parolaismodella rete.

Specificamente, Grillo sfrutta il meccanismo della “arrabbiatura”, della  “collera spontanea”. Gli scopi d’ira comunque provocano sentimenti intensi. Magari a fiammate, che però per i molti costituiscono l’esperienza di una vita – la vita ora si esaurisce in fiammate non si costruisce (ci sono “reduci” già a vent’anni). Suscitando a macchia d’olio con la curiosità la compassione, come a una lite in strada o a un incidente, e anche la benevolenza, degli assistenti, di chi si trova a essere presente: non si rimprovera a qualcuno di “fare una scenata”, si cerca di capire, di aiutare. Un meccanismo semplice che i seguaci adottano forse senza furbizia ma senza requie. Non “esiste” linguaggio eccessivo in buona fede che si ripeta all’infinito, su tutte le piazze , con tutti gli interlocutori, dalle nonne alle giovani croniste, dai cialtroni ai social forum, a tutte le ore del giorno, tutti i giorni, da cinque o dieci anni. Non c’è collera naturalmente ma un surrogato di colera, una finzione più spesso da guitti, con artifici perfino modesti: l’esagerazione, l’oltraggio, il ghigno, l’aspetto irsuto, mezzo eremita, come Crozza rappresenta lo stesso Grillo, mezzo crociato, e sempre profetico. Un tempo si diceva épater le bourgeois.

Featured image, Crozza imita Grillo, dalla Rete.


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