Buongiorno amici e buon 2011 da Andrea, Martedì 4 Gennaio è il mio primo appuntamento quì nel blog. Cè una piantina che,anche se originaria del Sudafrica, è molto diffusa in Italia e potrebbe svelarcene il segreto. Si tratta di una pianta della famiglia delle Portulacaceae, di cui esistono una cinquantina di specie diverse.
Linneo (il botanico che ha messo le basi della scienza naturale moderna) la chiamò Anacampseros perché la gente del posto la usava per risvegliare l’amore sopito. Purtroppo Linneo non ha spiegato il modo in cui l’eros veniva risvegliato. Non sappiamo, infatti, se la pianta deve essere messa vicino alla persona o se invece va usato il succo in qualche pozione. Siamo tentati di lanciare una gara tra voi che ci seguite. Noi possiamo solo garantire che nelle tradizioni e nelle storie plurisecolari come questa, c’è sempre qualche cosa di vero. D’altra parte, coltivare l’Anacampseros è abbastanza facile nel nostro clima. I suoi fiorellini, neanche tanto piccoli, vanno dal bianco al rosso, ed anche le forme dei petali e della pianta sono molto diversificate. Ed ecco alcuni accorgimenti per la loro coltivazione: le specie con il caudice, cioè una sorta di patata al posto delle radici hanno bisogno di luce più delle altre. Di questa specie fa parte l’Anacampseros alstonii, che cresce lentamente ed ha varietà a fiori rossi e a fiori bianchi; invece l’Anacampseros tomentosa, che è ricoperta di peli, non va bagnata direttamente perché la sua peluria potrebbe macchiarsi in modo irreparabile. La specie più facile da coltivare è l’Anacampseros rufescens che cresce velocemente e tende a moltiplicarsi fino a riempire i vasi in cui si trova. La sua fioritura, rispetto alle sue dimensioni, è particolarmente vistosa. E ora, vi chiediamo un po’ di collaborazione. Se scoprite come si fa a risvegliare l’amore sopito con l’Anacampseros, per favore, fatecelo sapere! Sicuramente sarà un bell’augurio per questo inizio anno.
Buon giardinaggio a tutti: