Ritrovarsi a Parigi
Da Sorelleinpentola
Parigi. La città dove avrei voluto fermarmi un po' di anni fa. Per restare. Per sempre.
In questi anni di blog ho dedicato tanti post a lei, tante ricette a questa magica città francese.
Perché la amo, perché mi ha avvolto fra le sue braccia per un po', coccolandomi con il suo dolce savoir faire che poche città ti sanno trasmettere.
Parigi è così. Grande, luminosa, frenetica ma anche romantica, piccola, avvolgente.
Spesso ci ritorno. Per rigenerarmi, per viverla da parigina, per dimenticare e per ricominciare.
Ha uno strana magia che mi pervade ogni volta. Ha quell'eleganza semplice e romantica che amo e che me l'ha fatta scegliere tra tante.
A volte mi piace viverla da turista, a volte da parigina...e allora passo dalla Tour Eiffel ai piccoli negozietti vintage del Marais, alla colazione chez Angelina al mio angolino preferito dove si sfornano torte calde ad ogni ora e dove da studente passavo le domeniche a leggere e a scrivere.
Parigi è storia, cultura, leggende, letteratura.
Parigi è un piccolo ma importante tassello della mia vita e se non avessi conosciuto mio marito, beh, sarei rimasta lì...
Ecco perché quando ci torno rivivo i miei 20 anni
e il giorno in cui compilai i moduli dell'università per andare a studiare a Parigi.
Eravamo insieme e ricordo ancora cosa mi dicesti guardandomi negli occhi.
"Sei pronta, Parigi ti sta aspettando" e così è stato. Mi ha accolta e coccolata e mi amata in tua assenza.
Poi Parigi mi ha lasciata andare per la mia strada. E la mia strada eri tu...
E questa volta sono stata con te, anche da lui...Alain Dutournier. Un uomo splendido, un grande chef che ci ha preparato un menu ad hoc nel suo splendido ristorante "Carré des Feuillants" e poi...quanto abbiamo chiaccherato, di cibo, di mercati, di escargots e di anguille, quanto abbiamo riso e quanti complimenti deliziosi mi ha fatto sulla pronuncia. Pas mal!
Ho vissuto una Parigi diversa. Ho vissuto la mia Parigi con te.
Abbiamo camminato tanto e tanto e tanto. Io che mi perdevo e tu che ti orientavi. Ovunque.
E' sempre stato così.
E' il nostro bello anche questo no?
Io sognatrice sempre con naso all'insù, con la mia macchina fotografica e tu più concreto che mi prendi per mano e mi guidi.
Io che entro nei piccoli negozietti di vestiti e di gioielli vintage e tu che cerchi piccole botteghe di carta e penne.
Noi insieme che passiamo ore in piccole librerie a cercare il nostro libro...ed io che mi carico sempre di libri di cucina francese e tu mi guardi e sorridi.
Poi passeggiamo e passeggiamo alla ricerca del nostro posticino per l'aperitivo, per la cena.
E tu che mi dici: potresti recensirlo? ed io che ti guardo e penso che anche questo è amore.
E quel 13 settembre del 2000 hai fatto bene a lasciarmi andare a Parigi...
perché sapevi...che sarei ritornata da te.
Le foto sono tutte state fatte da me, girando per Parigi...con naso all'insù.