Ritrovato il “tesoro di Hitler”

Creato il 09 novembre 2013 da Rodolfo Monacelli @CorrettaInforma

Sono state ritrovate 1500 opere d’ arte che vennero trafugate dai gerarchi di Hitler tra gli anni ’30 e ’40

A Monaco di Baviera è avvenuto un ritrovamento che ha dell’ incredibile. All’interno dell’ appartamento del figlio del famoso gallerista di Hitler, Hildebrand Gurlit, sono stati ritrovati 1500 quadri che si pensava fossero andati distrutti. Picasso, Matisse, Renoir, Chagall e molti altri dipinti, considerati “arte degenerata” da Hitler, erano nascosti nella soffitta di Cornelius, tra polvere e cianfrusaglie.

Le opere, che hanno un valore complessivo di 1 miliardo di euro, erano rimaste lì  per 50 anni, e Cornelius, figlio del collezionista, che non aveva lavorato nemmeno un giorno nella sua vita, è stato fermato dalle autorità sul treno per la Svizzera  con 9 mila euro in contanti. Attraverso i dovuti accertamenti, gli investigatori, che seguivano la pista del tesoro di Hitler dal 2011, recatisi nell ‘abitazione di Cornelius hanno ritrivato la refurtiva, appartenuta per la maggior parte a famiglie ebree.

All’ interno di alcune pagine di diario appartenute a diplomatici stranieri in servizio a Berlino, e pubblicate da Der Spiegel, si racconta di come i gerarchi nazisti, Goering, Goebbels, Himmler, durante e dopo la “notte dei cristalli“, siano entrati con la forza all’ interno delle abitazioni degli ebrei e dei dissidenti al regime e abbiano trafugato tutto quello che c’ era in casa. I saccheggi avvenuti in terra tedesca, ma anche in Polonia, Francia, Olanda, Belgio e in tutti gli altri territori occupati, andarono nel corso del tempo a ingrossare il bottino di Hitler. Gli oggetti che incontravano il gusto dei gerarchi venivano custoditi nelle banche svizzere, gli altri venivano tenuti, venduti, o nascosti.

I critici d’ arte, parlano di  ritrovamento sensazionale, un patromonio immenso per l’arte contemporanea e per tutti gli amanti della pittura e non solo. Le opere, dopo un’ attenta analisi, approfondito studio, e in alcuni casi attento restauro, verranno esposte al pubblico. L’”arte degenerata” verrà ridata ai suoi amanti e andrà a rimpolpare il nutrito gruppo di opere museali che tutto il mondo può ammirare; a Hitler, il “pittore della domenica” che non sapeva guardare lontano, resterà tra i suoi tanti rimorsi quello di non aver saputo capire ed apprezzare la vera arte.


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