Rivangare

Creato il 07 maggio 2012 da Stimadidanno


Chi era Nerone?
1927 - olio su tavola

Per caso in questi giorni ho incontrato di nuovo Giuseppe Novello, uno di quegli artisti considerati minori nello sterminato Novecento italiano. Autore poco conosciuto ma molto amato da chi l'ha incontrato, è noto più per le sue vignette di costume che per le sue opere pittoriche.
Ai tempi della mia tesi trovavo i suoi disegni satirici in continuazione, scartabellando riviste preziose e fragili alla biblioteca di Brera. Satira di costume, non politica. Gusto retrò, punti di vista moderni.
Non mi perdevo una vignetta, anche se diverso era l'oggetto della mia ricerca.
Tempo dopo mi venne in mano il catalogo di una mostra dedicata alle opere pittoriche di Novello. Devo recuperarlo, chissà dov'è. Ricordo molto bene alcuni dipinti, ad esempio la coppia di ragazzi che amoreggiano sulla panchina della metropolitana, linea rossa, visti dalla banchina opposta.
Ricordo benissimo anche il dipinto riportato qui sopra, trovato per fortuna in rete, che nella mia testa rappresenta bene la paura del giudizio altrui.
E allora rivango, termine che credo sarebbe piaciuto a Novello, profondamente padano:
*tutte le volte che alla domanda: chi era Nerone? mi è andata via la voce
*quel paio di persone da cui ho imparato a parlare di incendi, pur non sapendo esattamente chi fosse Nerone
*il momento in cui ho pensato: fiuuu, nessuno più mi interrogherà su Nerone. Illusa.
*la soddisfazione di cogliere l'attenzione di qualcuno scrivendo a proposito di Nerone, dopo essermi procurata adeguata documentazione
*il disinteresse totale per Nerone e la capacità di cavarne qualcosa di comunque utile
*la scoperta che Nerone è una storia e quindi una vita; il rapimento emotivo che ne deriva.
Rivango e rido e rivangando escono le radici e questi sono proprio giorni così. O sono io che trovo radici annodate ed ellittiche ovunque. Mah.
Grazie Novello, grazie Nerone.

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