di Kathryn Bigelow (USA, 1995)
con Ralph Fiennes, Angela Bassett, Juliette Lewis, Tom Sizemore, Vincent d'Onofrio
"Guardati intorno! Il mondo è tutto un casino. Che t’importa di morire? Tanto il mondo finirà tra 10 minuti"
Me lo ricordo come fosse ora: la sala piena, le luci che si abbassano, pochi minuti e la platea che viene letteralmente stordita da un ritmo impazzito, frastornante, debordante... un fiume di colori, suoni, azione, straordinariamente kitsch e meravigliosamente incontenibile. Qualcuno si mette le dita nelle orecchie, qualcuno si lamenta perchè 'il volume è troppo alto', il resto (la maggioranza) vengono travolti dalle immagini e dalla forza di questa fantascienza-contemporanea (non è un paradosso) firmata Kathryn Bigelow.
E' l'ultimo giorno dell'anno, forse l'ultimo giorno dell'umanità, il mondo è in preda alla follia e le gente si sballa con lo 'squid', l'ultimo ritrovato per abbandonarsi e illudersi di sfuggire ad un destino ineluttabile. Eppure in questo tourbillon di immonde sensazioni c'è ancora chi, coraggiosamente e romanticamente, crede nell'amore e nella speranza. Strange Days è un film per chi ha il coraggio di 'credere', non importa in cosa: in Dio, nella gente, nella speranza, nel futuro. Era il 1995 quando l'ho visto: non erano ancora crollate le Torri Gemelle, eppure c'erà già chi teorizzava una società senza punti di riferimento e lobotomizzata dai 'grandi fratelli'...
Siamo solo ad agosto, ma i bei film non hanno stagioni!