Rivendico il citizien journalism

Creato il 07 febbraio 2014 da Ndrpsc

La libertà di parola, la libertà del cittadino, dell'informazione e della giusta fruizione delle informazioni. Rivendico la libertà d'espressione e mi appello alla carta dei diritti dell'uomo. Rinnego qualsiasi forma di soppressione.

Il citizien journalism deve essere sempre libero dal potere, che ormai ha troppo controllo su tutto. La libertà di informazione è sancita in tutte le grandi democrazie. La nostra, era la terza al mondo per risorse auree, la quinta del del G7, una democrazia che coinvolge 60.000.000 di cittadini, seppur europei, ma prima cittadini italiani. Sono un lasso di tempo irrisorio, visto in termini storici, il tempo in cui si è passati dai festeggiamenti del 150 esimo anniversario dell'unità d'Italia, alla sudditanza europea. Ma qualcuno crede sul serio alla ricetta del napoletano e letta? O a renzi?...Perchè dicono quel che dicono?...Siamo sicuro che parlano a vostro nome?...da quel che si vede, questi cittadini vengono continuamente disinformati su quanto realmente sta succedendo a palazzo. Questa crisi, che in troppi ormai non si vogliono intestare, non si può certo imputare ai cittadini. Che adesso includono non solo operai e lavoratori, ma intere categorie sociali che prima pensavamo benestanti. Guardatevi intorno. Sono solo macerie. Interi capannoni abbandonati, distrutti dalla natura e dallo stato, giacciono sotto metri d'acqua senza che nessuno possa aiutarli a rimettersi su. Mentre aumentano i disagi per la popolazione dei più indifesi, gli anziani, ma sopratutto i bambini.

Siamo alla svendita degli organi dello stato. E sono contenti tutti perchè si taglia. Chiedetevi piuttosto "chi" ha amministrato questo organismo. E perchè lo vogliono eliminare. Hanno detto che si risparmia un miliardo. Dimenticando di dire che quella cifra è estrapolata dagli 800, di miliardi, ottocento che osta la struttura dello stato. Basterebbe metter mano ai voli di stato per potere scrivere libri sul dove trovare i soldi!

Mentre la struttura continuerà a sopravvivere nelle vestigia di un passato ormai remoto, si mancherà di un passaggio importantissimo per il compimento della democrazia, in quanto riduce drammaticamente la cerchia degli uomini che deterranno il potere. Il Senato è ormai ridotto ad un flusso enorme di carte che passano dai vari uffici e commissioni. Una montagna di carte, per decine di riunioni, conferenze stampa, sedute, nel quale un operoso esercizio di maestranze è affaccendato a foraggiare questa gente, ormai asincrona, fuori dalla realtà, completamente scollegata dalla realtà che ormai vivono intere classi sociali. Chi sta seduto ha un'altra concezione del tempo, la delibera è improbabile... le leggi hanno tutto il tempo di decantare per decenni. Qui si ostruzionismo becero, ottusa rincoglioneria di una categoria di notabili che assurgono a livelli di boria e superbia medioevali. Chi sta seduto in Senato?

L'unico tesoro che abbiamo. Foss'anche per riconcialiarsi con una parte di se stessi, che è stata di primaria importanza nella nostra formazione. Chi vuole combattere il debito con le tasse, vuole solo usare violenza ad una grande parte di cittadini di questa Europa, nient'altro. E' triste, ma è così. Vogliono provare il livello di sopportazione delle masse a stress sempre più forti. per vedere come reagiscono. E' un pò quel triste esperimento che fanno i vecchi banchieri scambiando le vite di due persone completamente diverse tra loro, in un film intitolato "Una poltrona per due". E ci scommisero su un dollaro!

Oggi ci sono fior di personaggi che dicono che questa situazione è stata indotta secondo un piano che ha origini nel tempo che risale alla fine delle due guerre mondiali. Il potere ha capito per primo come muovere le grandi masse che si sarebbero prodotte di lì a poco. E si organizzò. E per farlo, iniziò a scrivere il modo con cui si potevano togliere poteri agli stati, espropriandoli della loro sovranità popolare e monetaria. A. Perragaux, economista francese in auge a quei tempi in cui si cementava L'atlantismo europeo, armandolo con la nato, lo disse chiaramente che occorreva togliere sovranità monetaria e popolare ai popoli e l'euro era lo strumento.

Scrivo questo perchè rivendico anche il diritto alla privacy, in quanto da poco ho subito un attacco virale su fb. Voglio lasciarne traccia. Perchè credo che questo modo di violenza è insopportabile. Tanto più per chi come me ci mette la faccia. A me piace così. Se dici una cosa devi assumere la responsabilità di quello che dici, senza nasconderti dietro un nick o un troll. Altrimenti non ci siamo. Chiunque mi voglia associare a comportamenti scomposti, sbaglia già solo a pensarlo. Portate una buona idea ed io sarò sempre pronto a condividerla, ma parliamone. Non c'è niente di Gandhiano in questo. E' solo buon senso. Niente più. Volere sottovalutare sempre da dove può arrivare una buona idea è sbagliato, contro producente.


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