Con tutti gli occhi dei gufi e dei nostalgici di Ranieri puntati addosso, il Monaco si rialza, dopo due sconfitte conscutive, e conquista la prima vittoria in campionato, espugnando Nantes con il risultato di 1-0, lo stesso ottenuto lo scorso anno. A La Beaujoire, il Monaco ha tenuto il pallone per gran parte della gara, conquistando un meritato vantaggio, ma la sofferenza nel quarto d’ora finale è stata easgerata con i canarini che hanno sprecato varie occasioni per pareggiare.
Cosa resta dunque da questa trasferta? Innanzitutto i tre punti che, ai fini della classifica, sono gli unici che contano. Poi il goal di Falcao: accostato a squadre di mezza Europa da quasi 12 mesi, il colombiano continua a vestire la maglia del Monaco e ieri ha segnato una rete pesantissima per la stagione monegasca. A Nantes, tutta la squadra ha fatto un passo in avanti, mostrandosi più sicura e in grado di recepire gli inseganmenti di Jardim.
Resta, però, qualche nota dolente e il finale di gara lo ha evidenziato ulteriormente, sempre che ce ne fosse bisogno. La difesa patisce troppo e ad ogni gara, oltre a pagare le disattenzione del reparto, la porta difesa da Subasic viene messa a repentaglio per le troppe imprecisioni dei singoli difensori. Finora, nessuno dei difensori ha convinto pienamente e spesso i biancorossi si sono dovuti aggrappare ad un super-Subasic per rimanere a galla. Ancora ieri, il portiere croato è stato superlativo e per Stekelenburg potrebbe ipotizzarsi all’orizzonte una stagione sulla fasariga di quella (non)disputata da Romero lo scorso anno.
Morale opposto, invece, a Nizza dopo la rocambolesca sconfitta casalinga contro la capolista Bordeaux. Protagonista dell’incontro, l’arbitro Lannoy che ha annullato due reti al Nizza ed ha concesso un rigore dubbio ai girondini. Resta comunque la buona prestazione dei rossoneri che, pur non potendo contare su Bodmer, Digard e Cvitanich, hanno giocato alla pari degli avversari.
La difesa, sulla carta il reparto più debole, non ha sfigurato, a centrocampo i nizzardi hanno spesso prevalso sui girondini e l’attacco ha dimostrato di saper pungere, nonostante la poca esperienza dei vari giocatori offensivi a disposizione di Claude Puel. A Lorient aveva giocato titolare Honorat, conro il Bordeaux è toccato a Bosetti, a Marsiglia potrebbe toccare a Maupay: Puel non si fa certo intimorire dal lanciare i giovani, benchè sia necessario dare il merito anche a chi questi giovani li ha preparati nel corso degli anni, portando il Nizza a diventare un Centre de Formation di gran valore.
Ciò che dovrà evitare il Nizza è sedersi sugli allori e pensare che, quando la rosa sarà tutta disponibile, il campionato sarà in discesa. Squadre materasso non ce ne sono (e i passi falsi di PSG e Lione lo dimostrano), massima attenzione e guai ad abbassare la guardia come nella scorsa stagione. Il quarto posto del 2013 è inarrivabile, ma buttare tutto al vento come qualche mese orsono sarebbe un vero peccato