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Rivoluzione tecnologica per il Tg2: è il primo notiziario generalista della Rai in digitale

Creato il 01 gennaio 2013 da Iltelevisionario

Nuovo Tg2 completamente digitaleAddio alle vecchie cassette con registrazione videomagnetica. E’ partito infatti il 31 dicembre 2012, con l’edizione della sera, il nuovo Tg2, il primo notiziario generalista della Rai che utilizza solamente la tecnologia digitale per tutte le sue attività, al passo con gli standard internazionali. E’ anche la prima testata generalista Rai a trasmettere in HD. Una rivoluzione fortemente voluta dal direttore generale dell’azienda pubblica Luigi Gubitosi. Il telegiornale della seconda rete si presenta dunque con una veste completamente rinnovata. Segni evidenti del cambiamento sono la nuova grafica, sigla compresa, e il nuovo studio.

Il direttore del Tg2 Marcello Masi, in un’intervista rilasciata al quotidiano Italia Oggi, rivela i particolari di questo passaggio epocale: “Il Tg2 farà da apripista alla nuova era della Rai, utilizzando degli apparati migliori d’Europa, che è stato scelto dopo svariati confronti con quelli utilizzati dai più importanti canali televisivi del mondo”. Il modello di lavoro del tg si snellisce fortemente, come spiega il direttore: “Prima dell’adozione della nuova tecnologia per realizzare un servizio occorreva acquisire contenuti dai nastri in un posto, speakerare il testo in un altro, poi portarlo in montaggio, poi realizzare il prodotto finito miscelando le informazioni da un’altra parte, con l’impossibilità di modificare i servizi una volta che la scaletta del giornale era chiusa e pronta per la messa in onda, da un certo momento in avanti. La digitalizzazione permette invece di avere una molteplicità di fonti di trasmissione dei contenuti e quindi di ingressi verso il tg, che può acquisire immagini finanche da un tablet o da uno smartphone e metterle in onda su scala mondiale dopo soli 60 secondi dall’acquisizione. Inoltre, la nuova tecnologia consente a ogni giornalista di premontare i servizi dalla sua postazione grazie ai nuovi microfoni ad hoc e all’accesso individuale al nuovo archivio cui stiamo lavorando da settimane”. Masi ha anche rivelato che, dopo il Tg2, la rivoluzione digitale interesserà in ordine temporale anche il Tg1 e il Tg3.


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COMMENTI (1)

Da marco
Inviato il 03 gennaio a 09:44
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Nel testo della notizia si omette, però, una cosa importantissima e di cui la rai dovrà, nei prossimi giorni rispondere e cioè: l'utilizzo di telecamere remotate (senza cameramen come rainews) che provocheranno un esubero di 30 persone circa. Queste unità rischiano il licenziamento che farà risparmiare alla rai circa 6 milioni di euro l'anno contro un emoragia calcolata in 350 milioni di debito annue. Come curare il cancro con l'aspirina!