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Road to Brazil – Fluminense-Italia 3-5: il Ciro del Mondo

Creato il 09 giugno 2014 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste

FBL-WC-2014-ITA-FLUMINENSE-FRIENDLYFluminense-Italia, incontro strano, orario altrettanto anomalo per i nostri standard: 22.30 ore italiane. Una nazionale contro una squadra di club, è già successo ma l’allure è comunque particolare. La formazione di Prandelli si adegua allo spirito del match e propone una formazione inedita con Cerci-Immobile-Insigne davanti, in mezzo al campo ci sono Thiago Motta, Parolo e Aquilani, capitano stasera. 4-3-3, tutta nuova pure la linea arretrata composta da Darmian, Ranocchia, Paletta e Abate. Dall’altra parte del campo c’è la seconda potenza del campionato brasiliano, una squadra che sta bene che annovera tra le proprie fila nomi noti quali Conca, il regista Jean e il guerriero Gum. Un ricordo per Fernandao prima dell’inizio del match (clicca qui per saperne di più), il pubblico di casa rumoreggia. I Flu ha più gamba, ma gli azzurri non si comportano male nelle prime battute, neppure bene però, discreto il movimento dei due esterni alti ma i palloni giocabili sono pochi.

Dopo sette minuti Immobile calcia al volo una palla impennata dopo un corner, o almeno ci prova: tentativo da dimenticare. La prima chance buona è per i padroni di casa, Perin si rifugia in angolo. La palla gira tra i piedi brasiliani, l’Italia non la vede praticamente mai nei primi venti minuti. Poi ci pensa Insigne ad accendere la luce, ottimo assist di Immobile e l’attaccante del Napoli chiude al meglio la combinazione tra ex Pescara. Il vantaggio dura circa due minuti, Chiquinho traduce in rete un pallone arrivato dalla destra, Abate e Ranocchia ci mettono del loro. In imbarazzo gli azzurri in difesa, Darmian non brilla ma Abate riesce a far ancora peggio. Alla mezz’ora Ciro Immobile stacca bene in mezzo a una selva e mette dentro il gol del due a uno. Klopp si frega le mani, in Italia invece dovremmo farci un paio di domande.

Gli infortuni sono il leit motiv di questo pre mondiale, Ranocchia prende un colpo e crea nuove preoccupazioni, meno però di quelle che che provoca Perin al minuti 36. Combinazione veloce tra Carlinhos e Walter, imbucata veloce di quest’ultimo che taglia in diagonale a cento all’ora e poi calcia di punta, stile futsal, palla praticamente addosso al portiere del Genoa, che però riesce a farsi superare. Non era facile. Scherzi a parte, è un’amichevole e va presa per quello che è, pure con un pizzico di sorriso, i due gol del Fluminense sono però cortesi omaggi azzurri. Un primo tempo non esaltante della banda Prandelli, molte più le cose che non vanno di quelle che funzionano.

Bene il reparto avanzato nella prima frazione di gioco e questo dato trova conferma nella ripresa, nel giro di dieci minuti Immobile e Insigne fanno a pezza la difesa del Flu. Uno-due micidiale del neoattaccante del Borussia Dortmund, prima un tap-in e poi conclusione d’esterno a coronare la ripartenza benedetta da Thiago Motta. In una formazione inedita brilla l’intesa tra Immobile e Insigne, in questo caso è l’attaccante partenopeo a beneficiare del lavoro del compagno, gol facile. Siamo 5-2, tripletta e due assist per Immobile. Klopp gongola sempre di più. Serata sperimentale, Prandelli evidentemente ha avuto le risposte che cercava dalle seconde linee e manda in campo nove uomini, a parte Mirante tutti probabili titolari. Darmian e Parolo unici superstiti dell’undici iniziale, Fluminense che accorcia con il gran gol di Matheus Carvalho, una rete che infonde coraggio, al 67esimo ci vuole un grande Mirante per opporsi alla bordata di Jean. Venti al termine, i brasiliani fanno il possibile per rimettere in sesto la gara, Conca ci prova dalla distanza ma la palla non scende.

Balotelli e Cassano non pervenuti, Pirlo scalda le mani di Garcia su punizione, pezzo forte della casa, mentre Carvalho prosegue il duello con Mirante. Il 22enne ci prova anche di tacco, il portiere azzurro è ancora una volta eccellente. Ottima la sua prestazione, vinto senza dubbio il duello con il collega Perin. Siamo agli sgoccioli, Balotelli ha l’occasione ma Felipe fa buona guardia sulla sua botta di destro. Finisce 5-3, risultato strano di una gara strana. Alla fine vince l’Italia, anzi ha vinto Ciro Immobile, che con la valigia pronta come tanti ragazzi delle nostre parti ci mostra con orgoglio tutto il suo talento. Che l’anno prossimo non vedremo in serie A. Godiamocelo ai Mondiali intanto, godiamocelo sul serio però, seduto in panchina non può segnare e se queste amichevoli davvero rappresentano qualcosa è difficile ignorare una prestazione di questo livello.


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