ROAD TO BRAZIL: LE ISTANTANEE (chapter 2)

Creato il 23 maggio 2014 da Timetobe

Oltre ai mondiali adesso ogni settimana aspetto l’articolo che Lalli mi manderà, arriva sempre dopo un avviso: “J ti sto per mandare…” Poi é sorpresa, avventura, parole e poi é il fiume di Lalli che ogni volta trova sempre il modo per rendere il calcio una “geometria artistica”. Se vi siete persi il primo appuntamento ecco il link per recuperare quello che vi siete persi: ROAD TO BRASIL: LE ISTANTEE (chapter1)

#ENJOY!

1950.Uruguay-Brasile. In un Maracanà ammutolito, il capitano della “Celeste” Varela alza la Coppa del Mondo in faccia ai verdeoro: una partita che si trasforma in tragedia nazionale per i brasiliani!
A distanza di 64 anni dall’ultimo Mondiale vinto, l’Uruguay sogna di bissare l’impresa in casa degli “acerrimi nemici”, incoraggiata soprattutto dalle parole di Luis Suarez, il giocatore più rappresentativo che,  nondimeno, rischia clamorosamente di saltare il Mondiale a causa di un infortunio rimediato nell’allenamento dell’altro ieri; la diagnosi, impietosa, ha riscontrato la rottura del menisco!

Queste le sue dichiarazioni prima dell’infortunio: “E’ ovvio che il Mondiale in Brasile ci motiva moltissimo ; nessuno può scordare il 16 luglio 1950 quando l’Uruguay contro ogni pronostico vinse il titolo proprio contro la Selecao . E’ vero che dobbiamo vivere il presente ma abbiamo tutte la carte in regola per vincere il Mondiale!”

“El Pistolero” (questo il soprannome di Suarez) in caso di un recupero lampo sarebbe il vero spauracchio per la retroguardia Italiana. Classe infinita, imprevedibilità, esplosività e lucidità sotto porta lo rendono un giocatore praticamente immarcabile! Più volte è stato messo sotto accusa dall’opinione pubblica per i gesti razzisti nei confronti di Evrà (8 giornate di squalifica) e per il morso rifilato a Ivanovic (10 gg. di squalifica), tuttavia quando gioca fa la differenza! Sarebbe un peccato non vederlo al Mondiale…

Occhio anche al resto della rosa: scorrendo la formazione infatti troviamo molti giocatori che militano o che hanno militato nella nostra Serie A. Cavani è stato l’idolo di Napoli e, anche se reduce da una stagione altalenante col PSG, sarà sicuramente una minaccia costante per la nostra difesa: forza fisica, grande sacrificio e senso del gol lo consacrano come il prototipo dell’attaccante moderno; Caceres gioca nella Juve, Gonzalez nella Lazio, Abel Hernandez nel Palermo, Diego Forlan ha giocato nell’Inter e Muslera nella Lazio!

Passato Italiano anche per Gaston Ramirez (Bologna) e per Aguirregaray e Arevalo Rios (entrambi nel Palermo). La squadra del Ct O.W.Tabarez, ex allenatore anche del Milan nella stagione 96/97, è approdata alla fase a gironi solo dopo aver disputato lo spareggio con la Giordania (5 a 0 ad Amman e 0 a 0 il ritorno a Montevideo).

9 in totale i precedenti tra Italia e Uruguay con un bilancio di parità assoluta: 3 vittorie azzurre, 3 pareggi e 3 successi dell’Uruguay! L’ultimo incrocio tra le 2 compagini è stata la “finalina” per il terzo posto alla Confederetion Cup dell’anno scorso, vinta dagli Azzurri 5 a 4 dopo i calci di rigore.

Prima della Confederetion è da menzionare l’ultimo successo italiano; per trovarlo dobbiamo risalire ai Mondiali di Italia 90, precisamente agli ottavi di finale: finisce 2 a 0 per noi con reti di Totò Schillaci e Aldo Serena!

Anche allora sulla panchina della “Celeste” sedeva Tabarez… chissà che non possa essere di buon auspicio!
Non perdete il prossimo appuntamento:  tutto sull’Inghilterra!

@Lalli_Tommaso


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