Road to RWC2015: Una Scozia bella e concentrata non lascia scampo all’Italia

Creato il 29 agosto 2015 da Soloteo1980 @soloteo1980

BT Murrayfield (Edimburgo) - La Scozia vince la seconda gara della sua estate pre-RWC e lo fa "in style", contro un'Italia oggi apparsa ancora più brutta e in difficoltà di quella uscita sconfitta dalla gara di Torino una settimana fa. Problemi grossi in fase difensiva, in mischia chiusa - una volta fiore all'occhiello degli Azzurri, problemi ancora più grossi in fase di possesso, con troppi passaggi sbagliati e una pessima lettura dei momenti-chiave. Per quanto riguarda la Scozia, per Cotter arrivano, finalmente, ottime indicazioni dal campo; la squadra schierata oggi ha risposto bene, i giocatori sono apparsi tonici dal punto di vista fisico e mentale. Qualche piccolo errore, spazio per miglioramenti ma, sicuramente, un'ottima base da cui impostare la campagna mondiale - lunedì Cotter annuncerà il gruppo, adesso serve dare continuità nella prossima, dura trasferta di Parigi, prima di pensare al Giappone. Per gli Azzurri, troppi punti interrogativi e il rischio che la prossima gara, a Cardiff contro il Galles, deprima ulteriormente un ambiente apparso tutt'altro che sereno.

La Scozia perde subito il possesso perché Finn Russell sbaglia il calcio di inizio - troppo corto - ma il pack dei Dark Blues rimedia all'errore nella successiva mischia chiusa, mettendo Castrogiovanni sotto pressione. La Scozia vince anche la seconda scrum, che arriva a stretto giro di posta e vede ancora penalizzato Castro, e Laidlaw può trovare dalla piazzola i primi punti della gara.

Il pack azzurro non riesce a riprendersi e perde anche la terza mischia ordinata - stavolta penalizzato Aguero che fa crollare la mischia - e la penal'touche di Russell costruisce la piattaforma per la prima meta scozzese. L'apertura dei Warriors, dopo qualche fase che fiacca la difesa italiana, 'pesca' con un perfetto passaggio al piede Sean Lamont sulla fascia destra d'attacco; l'ala vince il confronto fisico con Palazzani e vola oltre la linea. Laidlaw aggiunge i punti della trasformazione e per l'Italia la gara si fa già terribilmente in salita.

Gli Azzurri sembrano incapaci di reagire - Sarto per poco non innesca la seconda meta scozzese con un brutto errore sui 22m con possesso italiano - mentre la Scozia continua a mettere pressione in ogni zona del campo. Un paio di irregolarità commesse dai Dark Blues - oggi nella nuova, bellissima divisa bianca - regalano all'Italia il possesso e, soprattutto, tempo per rifiatare. Al 17′ l'Italia si affaccia nei 22m avversari per la prima volta, con la prima maul innescata da una penal'touche, ma la difesa scozzese tiene bene, conquista l'ovale e riparte, con l'azione che si ferma solo - dopo troppi placcaggi mancati e metri persi - per un in avanti non forzato di Bennett.

Nel primo quarto c'è stata solo una squadra in campo, e sembra che le speranze italiane, da come si sta incanalando la gara, siano più riposte in un 'crollo' scozzese che in una potenziale 'riscossa'. Il pack azzurro perde la quarta mischia consecutiva e Poite richiama Ghiraldini, chiedendo più disciplina ai suoi due piloni; nell'azione successiva, però, Minto si fa pescare in fuorigioco e Laidlaw aggiunge altri tre punti dalla piazzola.

Al 25′ l'Italia torna nei 22m avversari - Dickinson non rilascia McLean e Allan calcia in touche - ma spreca tutto quando Vunisa si lancia sulla rimessa laterale di Ghiraldini; ribaltamento di fronte, ottimo lavoro di Barclay al breakdown e Laidlaw ancora preciso dalla piazzola, a marcare il punto numero 350 con la maglia della Scozia - in 40 presenze.

Al minuto 28 il pack italiano vince la prima mischia chiusa - bravo Castro, stavolta, su Dickinson - e trova, abbastanza sorprendentemente ma con merito, la prima meta del match. Vinta la touche, si forma una maul che non riesce, però, ad avanzare. Tommy Allan vede scoperta la difesa scozzese e opta per un passaggio al piede su Campagnaro. Il centro italiano e bravo e fortunato - quando Visser pasticcia sulla palla alta - e può schiacciare l'ovale in meta. Allan aggiunge i punti dalla piazzola e spegne l'entusiasmo del Murrayfield, dopo mezz'ora che si può tranquillamente definire di fuoco.

Quando riprende il gioco, l'Italia deve fare a meno di Aguero, sostituito da Michele Rizzo dopo un colpo subito in un breakdown, ma la musica in chiusa non cambia, con Poite che penalizza subito il pilone dei Tigers - per non aver "mostrato la spalla", letteralmente.

Russell va ancora in touche ma stavolta Furno è bravissimo a leggere il tempo e a rubare l'ovale, annullando una buona occasione da meta scozzese. Il sollievo dura poco, però, perché nell'azione successiva l'Italia resta in inferiorità - Minto fa crollare volontariamente la maul scozzese - e subisce la meta di John Barclay, che riesce a schiacciare l'ovale nonostante la disperata difesa di Ghiraldini ed Esposito. Laidlaw trasforma ma, quando il cronometro dello stadio segna il minuto 40 e Russell calcia fuori, c'è un colpo di scena: Poite viene avvisato dal TMO - consultato anche poco prima in occasione della meta di Barclay - che ci sono ancora 30″ da giocare e richiama le squadre in campo. L'Italia ha quindi una touche sui 22m avversari e prova a far fruttare il regalo del direttore di gara, ma perde l'occasione - e si salva quando, sulla ripartenza di Hogg, Esposito riesce ad annullare l'ovale nella sua area di meta in recupero disperato.

I due head coach scelgono di non effettuare cambi durante l'intervallo e ripropongono lo stesso XV iniziale - uniche differenze, Rizzo per Aguero e Minto ancora nel sin bin.
McLean si fa vedere con un paio di avanzate, ma quando riparte la Scozia si rende subito pericolosa con Visser, che viene però fermato - non senza patemi - dalla difesa italiana.

Minto torna in campo quando la Scozia ha appena conquistato la prima punizione della ripresa e sceglie di andare in touche, andando in meta nell'azione successiva con Tim Visser. Perfetta esecuzione del line-out, buona gestione del possesso, palla a Russell dopo qualche fase che serve al largo l'ala degli Harlequins che ha la via della meta spalancata davanti a sé.

Secondo cambio forzato per l'Italia al 51′, quando Esposito lascia il campo per infortunio sostituito da Andrea Masi; il trequarti degli Wasps va estremo, con McLean che si sposta all'ala. Anche Cotter effettua la prima sostituzione, inserendo Matt Scott per Peter Horne, e poco dopo Laidlaw aggiunge altri tre punti dalla piazzola, chiudendo di fatto la gara. Quando il pubblico numeroso - più di 43mila spettatori - del Murrayfield avvia una 'ola' inarrestabile, sul cronometro ci sono ancora venti minuti abbondanti da giocare. Il calvario azzurro non è ancora finito, perché Sean Lamont intercetta un pessimo passaggio di Geldenhuys e va in meta per la doppietta personale, lanciando un chiaro segnale a Cotter in vista delle ormai prossime convocazioni. Rizzo, a dodici dal termine, perde la testa in un raggruppamento e scalcia Gordon Reid alla testa da terra. Poite chiede l'intervento del TMO prima di mostrare al pilone dei Tigers il cartellino giallo.

Castro torna a scaldarsi a bordo campo, mentre la Scozia continua a macinare gioco; l'Italia ha un colpo d'orgoglio e prova a spingere per salvare l'onore, in qualche modo, ma quando gli Azzurri sono tutti riversati in attacco, McLean sbaglia il passaggio e serve Tim Visser che si fa ottanta metri palla in mano prima di andare un tuffo sotto ai pali, con Michele Campagnaro unico azzurro ad inseguire l'ala degli Harlequins.

Russell trasforma, ma la gara non è ancora finita. L'ennesimo, imbarazzante pasticcio italiano regala a Bennett la palla per la sesta meta, con il centro dei Warriors che vola palla in mano oltre la linea per il 48-7, risultato pesantissimo ma giusto con cui si chiude la gara.

Score: 4′ Laidlaw cp (3-0), 9′ Lamont m Laidlaw tr (10-0), 23′ Laidlaw cp (13-0), 26′ Laidlaw cp (16-0), 30′ Campagnaro m Allan cp (16-7), 38′ Barclay m Laidlaw tr (23-7); 47′ Visser m (28-7), 55′ Laidlaw cp (31-7), 61′ Lamont m (36-7), 72′ Visser m Russell tr (43-7).

Scozia: 15 Stuart Hogg 14 Sean Lamont 13 Mark Bennett 12 Peter Horne 11 Tim Visser 10 Finn Russell 9 Greig Laidlaw (C) 1 Alasdair Dickinson 2 Ross Ford 3 WP Nel 4 Jonny Gray 5 Grant Gilchrist 6 Ryan Wilson 7 John Barclay 8 David Denton
Panchina: 16 Stuart McInally 17 Gordon Reid 18 Jon Welsh 19 Robert Harley 20 Blair Cowan 21 Henry Pyrgos 22 Ruaridh Jackson 23 Matt Scott

Italia: 15 Luke McLean 14 Angelo Esposito 13 Michele Campagnaro 12 Luca Morisi 11 Leonardo Sarto 10 Tommaso Allan 9 Guglielmo Palazzani 1 Matias Aguero 2 Leonardo Ghiraldini 3 Martin Castrogiovanni 4 Marco Fuser 5 Joshua Furno 6 Alessandro Zanni 7 Francesco Minto 8 Samuela Vunisa
Panchina: 16 Andrea Manici 17 Michele Rizzo 18 Dario Chistolini 19 Quintin Geldenhuys 20 Mauro Bergamasco 21 Marcello Violi 22 Carlo Canna 23 Andrea Masi

HT: 23-7
Note: Cielo Sereno, 18°C, vento a tratti. Nell'intervallo gli Heriot's ricevono la BT Scottish Rugby Charity Shield conquistata in mattinata nella finale contro il Boroughmuir.
Sin bin: 37′ Francesco Minto (Italia), 68′ Michele Rizzo (Italia).
Man of the match: Alasdair Dickinson (Scozia)
Spettatori: 43831
Arbitro: Romain Poite (FFR)


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