Però seguendo il filo della mia personale saga gattesca lui non poteva mancare.Ramì è uno dei primi figli della Miccia. I suoi due fratelli, Ramon e Rame sono sani e salvi in un bellissimo paesino vicino ad Aosta in cui li abbiamo personalmente scortati alla tenera età di 3 mesi.
Ramirez però l'avevamo tenuto.
Lui era un gatto particolare (lo so, ogni scarrafone è bello... eccetera eccetera).Però lui era quello che quando era minuscolo era sempre fuori dalla cesta. E quando lo rimettivi vicino a mammà stai sicuro che ti guardava e mewoooo dritto in faccia, con quel suo muso dal mezzo sorriso.Lui era quello che - SBADAN - "no Ramì che hai fatto" e aveva rovesciato mezza tavola.Lui era quello perennemente innamorato. Sempre preda di qualche mal d'amore.Ma sempre con quel suo mezzo sorriso, ottimista di natura, di buon umore a prescindere.
La mattina lo si trovava sempre lì, fuori dalla finestra del bagno o sul ceppo davanti alla porta.E... "Ciao Ramì""mewooo" urlato come suo solito, da vero gatto gridone.
Ogni tanto lo si poteva trovare anche seduto lungo l'argine del canale, intento a guardare non si sa cosa.
Insaziabile di cibo e coccole. Fuseggiatore per eccellenza e disubbidiente per elezione.
Se dovessi paragonarlo a qualcuno il primo che mi viene il mente è Tommaso di Ovosodo.Ve lo ricordate? Ecco lui era Ramirez.