Roba da gatti. L'impostore.

Da Suster
Un giorno che me ne andavo come sempre ai giardini, uscendo di casa con la pupa su un braccio, la reflex nell'altro, le chiavi della bici nella mano, è capitato che scendendo le scale, lei mi dicesse: "Ga".
Alzo gli occhi e chi ti vedo? Panzumen.
- Panzumen che fai lì?
E mi sembrava strano che lui, notoriamente piuttosto pigro e dotato di scarso spirito di avventura, si fosse inerpicato fin sul tetto della rimessa del negozio di elettronica sotto casa.
Avevo, come detto, la macchina fotografica a portata di mano, e così immortalo l'insolito evento.
 -Panzumen! Panzumeeen! qui, Panzumen! Insomma, mi guardi sì o no? Gatto scellerato, che fai, mi ignori?
 Dopo ripetuti richiami alza la testa, gli occhi... Celesti!
 - Panz... ma tu non sei Panzumen!
 L'impostore si volta...
 Perché attirato dai ripetuti richiamo è arrivato...


 ...il Panzumen originale!
E ora ti tocca sloggiare, impostore!
E non farti più vedere da queste parti!
Bravo Panzumen: difendi territorio e identità.
Dimmi tu se al giorno d'oggi, basta distrarsi un attimo, che chiunque crede di poterti sfilare la poltrona di sotto la coda!
(In realtà, se ci fate caso, nella prima e seconda foto lo si intravede avvicinarsi dietro il fogliame, sul tetto della casa retrostante. Ciò che il mio occhio non vide quel giorno, l'obiettivo fotografico lo rivela oggi.)
Questo post partecipa alla rubrica del martedì "Roba da gatti".
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