Roba da Lettori #12: Nella fiera del libro che vorrei...

Creato il 21 giugno 2015 da Annie_caffeine @annie_caffeine

Cari visitatori della Tana,
bentornati sul blog e soprattutto benvenuti ad un nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai piccoli grandi temi che riguardano la vita di noi lettori.

Oggi voglio parlarvi di fiere del libro. In Italia ce ne sono tante, grandi e piccole, dedicate all'editoria indipendente o ai grandi editori, ai ragazzi così come ai lettori di tutte le età e ammettiamolo, noi ci divertiamo un sacco ad andarci, sia per una sana esperienza di shopping libresco sia perché dentro alle fiere del libro si fanno sempre delle belle esperienze di incontri con gli autori, dibattiti e presentazioni.

Essendo reduce dal Salone del Libro e da Una Marina di Libri mi sono ritrovata a riflettere su quello che ho apprezzato e quello che invece non mi è piaciuto delle mie esperienze a questi eventi e nella mia testa si è pian piano costruito l'evento perfetto.
Ecco perché oggi vi parlerò degli elementi che per me non possono assolutamente mancare in una fiera del libro.

1. Ingresso gratuito o ad un prezzo contenuto.
L'ingresso gratuito ad una fiera sarebbe perfetto (anche se è possibile, visto che a Una Marina di Libri l'ingresso era assolutamente gratuito), ma le fiere non si tengono in piedi da sole, quindi capisco che si debba pagare per l'ingresso (d'altronde gli organizzatori vanno incontro a grandi spese per l'affitto del luogo in cui le fiere si tengono). Credo che per invogliare le persone a partecipare il prezzo di ingesso debba essere contenuto e se la fiera dura per più giorni bisognerebbe dare uno sconto sui biglietti per i giorni successivi o comunque la possibilità di comprare un abbonamento per tutti i giorni della fiera.

2. Dare più spazio possibile agli autori.

Alle fiere a cui sono stata lo spazio alle presentazioni e ai firma copie non è mancato, e per me è stato un elemento fondamentale dell'evento. Ma oltre agli autori che vengono invitati o che sono presenti perché portati dalle CE che li pubblicano, sarebbe bello avere nelle fiere degli spazia autori aperti a tutti quegli autori che vogliono presentare i loro lavori e parlarne con il pubblico. Insomma, una sorta di speaker's corner aperto a tutti gli autori che vogliono parlare dei loro libri.

3. Offerte e sconti.

Dalla mia esperienza ho potuto notare che sono pochi gli editori a proporre offerte o a fare sconti sulle loro pubblicazioni ed è un peccato, perché ad una fiera le persone dovrebbero potere/volere comprare libri in quantità, e visto l'aumento dei prezzi a cui abbiamo assistito, soprattutto nell'ultimo periodo, certo non farebbe male a noi lettori vedere che gli editori propongono le loro pubblicazioni ad un prezzo inferiore durante questi eventi.

4. Gadget libreschi.

Lo so, nell'era degli acquisti online, dove tutto si può trovare, sembrerà stupido ma a me farebbe davvero piacere trovare dei gadget libreschi alle fiere del libro, come spillette, segnalibri e tote bag. Ci sono diversi editori che li propongono già, anche in omaggio con l'acquisto di uno o più libri, ma non ho visto una grande diffusione (come sapete sono sempre attenta nell'osservare le proposte delle CE d'oltreoceano e oltremanica, che propongono gadget a bizzeffe).

5. Invitare anche degli editori stranieri.

Essendo un'appassionata lettrice di libri in inglese, un po' per scelta, un po' per costrizione, sarei felicissima di vedere anche degli editori stranieri alle fiere con le loro pubblicazioni.

Questi sono i punti fondamentali per quello che riguarda la mia fiera del libro ideale. Ovviamente non devono mancare un'organizzazione efficiente e spazi adatti per ospitare gli eventi, anche i più grandi.

Da blogger poi vorrei tanto che le fiere riservate soltanto agli operatori del settore (librai, traduttori, illustratori e quant'altro) fossero aperte anche a noi blogger, perché in fondo anche noi siamo operatori nel settore di libri.
Spero che presto le fiere come la Children's Book Fair di Bologna possano essere ampliate anche a noi, che di lavoro per gli editori ne facciamo un bel po'.Come succede per la BEA (Book Expo America) e in tante altre fiere in giro per il mondo, vorrei che anche noi avessimo la possibilità di essere informati sulle prossime uscite, di incontrare e discutere con gli autori delle loro opere in modo più "diretto", di acquistare copie delle pubblicazioni future in anteprima, oltre che i libri già pubblicati dagli editori che espongono. Inoltre sarebbe una buona occasione di dialogo tra noi e gli altri operatori del settore, un luogo di incontro in cui potersi confrontare direttamente con editori, traduttori, librai, illustratori e così via.

Questo è tutto quello che secondo me servirebbe in una perfetta fiera del libro.E invece secondo voi cosa servirebbe? Avete già partecipato ad una fiera che aveva tutto ciò che vi aspettavate? Come sempre sono curiosissima di saperlo, per cui non esitate a raccontarmi le vostre esperienze.Alla prossima! 


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