Questo è il bello di essere il re del pop, essere unici, avere successo e fan che urlano a ogni tua affermazione. In effetti Bobbie è uno dei cantanti più popolari del mondo, da sempre nelle classifiche internazionali con i suoi otto album, ha venduto più di 60 milioni di dischi ed è entrato nel Guinness dei primati per il milione e 600mila biglietti acquistati dai suoi fans, in un solo giorno, per il tour mondiale del 2006 ;
Sei nato in una piccola città di provincia, come ce ne sono tante, ma già da piccolo giocavi a fare la rock star e pare che perfino nella lettera per il provino per i Take That tu abbia scritto che, la tua ambizione era diventare famoso, tu ti ricordi i pensieri di allora, di quando eri bambino, a riguardo? – “Quando ero giovane, per me essere famoso significava essere bravo in qualcosa, poi mi sono reso conto che di fatto ero un esibizionista perfetto. Tutti mi applaudivano e mi volevano ascoltare quando cantavo, fin da piccolo, una cosa bellissima perché di fatto, non so fare altro, l’unica cosa che so fare, bene è esibirmi e fare l’esibizionista, non so fare operazioni, nè sottrazioni, nè addizioni, grazie a Dio sono bravo a fare spettacolo”.
E dopo tanto successo iniziato prestissimo, (16 anni) cosa si perde della vita? ” Sono grato che il successo sia arrivato quando è arrivato, però diciamo che è arrivato in quegli anni cruciali dello sviluppo del diventare uomo e quindi diciamo che è stata una grossa difficoltà ma, se dovessi tornare indietro, rifarei tutto senza esitazione, certo, non consiglierei a mia figlia di fare un provino a quell’età, però sono grato e felice che sia successo quando è successo. La mia vita è stata una grande sorpresa e mi considero fortunatissimo”.
E con questa affermazione si apre il capitolo molto privato, dove l’ospite racconta la sua nuova esperienza di padre, tra cambio di pannolini e tanto amore – ” La amo davvero e voglio proteggerla e essere un grande papà per lei” – e nel ricordare il tour italiano che l’ha visto protagonista nel 2006 con i modiali di calcio, Williams afferma che “è stato il miglior concerto a cui io abbia partecipato, non mi succederà mai più di essere dentro a una festa grandissima, a meno che l’Inghilterra non vinca la coppa del mondo, il che non capiterà mai, ridete, ridete”.
Una dichiarazione molto personale, racchiusa tutta nelle parole della canzone Different : “Questa volta sarò diverso, te lo prometto, questa volta sarò speciale, lo sai che lo sarò, non partire con la mia immagine nei tuoi occhi, questa volta sarò migliore, voglio che tu sappia, questa volta sarò speciale”.
Considerato uno dei più originali talenti del panorama musicale internazionale, il cantautore britannico ora è capace di apprezzare la semplicità della vita e l’esilarante Luciana Littizzetto conclude sinteticamente l’incontro italiano con un “Avercene di fighi come lui in Italia, ma noi, abbiamo solo le pere Williams e niente altro”!