Conversazione telefonica (molto poco romanzata) tra la sottoscritta e la mamma di una marmocchia coetanea della mia:
IO: Ciao, – no amore, il cellulare della mamma non si tocca – tutto bene?
LEI: Sì, – no gioia, non saltare sul divano – tutto bene
IO: Ha già fatto il – no, sul mobile non ci si arrampica – …
Breve pausa.
IO: Dicevamo?
LEI: Mi stavi chiedendo se – eh no, il vaso Ming di nonna no - scusami mi sono persa…
Pausa
LEI: Ci sei ancora?
IO: Sì, certo. Sai che ieri- no tesoro i libri non si strapp… Almeno non lo mang… Sputa immediatamente!
LEI: (in sottofondo una batteria di pentole suona gioiosa): Cosa dicevi?
IO: Nulla, stavi parlando tu
Intanto il volume del mio stereo, manomesso da sapiente mano marmocchia, suona improvvisamente a palla “IA IA AIO’ “
LEI (non so a quanti decibel): Bene, si è fatta l’ora della merenda
IO: Sì, bella idea, merenda anche per noi
La parola magica richiama l’attenzione delle marmocchie moleste. Otteniamo il tempo necessario per salutarci.
LEI: Grazie della bella chiacchierata!
IO: Grazie a te, mi serviva proprio!
Durata della chiamata: 37 minuti - Argomenti trattati in maniera soddisfacente: 0 – Livello di soddisfazione raggiunto: un buon 80%.
Stare più di mezz’ora al telefono e non riuscire a dirsi niente, ma essere realmente sollevata a fine chiamata: sono Robedamamma.