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Robedamamma (the best of): sentirsi abitate, ovvero effetti collaterali del portare il pancione

Da Robedamamma @robedamamma
Inizia con oggi il periodo di ferie di Robedamamma. Sperando di farvi cosa gradita, la redazione (nella persona di me medesima) ha pensato di riproporre alcuni vecchi post tratti dall'archivio del blog. Buona lettura e buone vacanze a tutti voi, ovunque voi siate. Robedamamma - the best of: Robedamamma (the best of): sentirsi abitate, ovvero effetti collaterali del portare il pancione 19 dicembre 2010

Sentirsi "abitate" fa il suo bell'effetto. A volte è un po' come aver fatto indigestione di cozze avariate, altre è come essere prese a stilettate da uno psicotico: sei lì che ti fai bella bella gli affari tuoi e zac un calcio ben piazzato ti fa sussultare. E quando capita di notte l'istinto è quello di girarsi verso chi divide il letto con te e assestargli una cartella in pieno volto.
Ma quel che è peggio dell'essere abitate è che il livello di privacy e intimità, che a fatica hai conquistato in tutti questi anni, viene annientato nel momento in cui, alla prima visita ginecologica, il tuo medico ti scannerizza le parti intime e se ne va in giro a mostrare le foto ad un manica di sconosciuti. E quel che è peggio al papà della creatura. Lì per lì l'unica cosa che ti viene in mente è che gli anni spesi a non far calare il livello di attizzo nel tuo compagno siano stati vanificati in una sola giornata. Perché se fino a ieri eri la misteriosa panterona che condivideva con lui nottate di fuoco, ora sei soltanto una gravida, primipara e magari anche piuttosto attempata. Il ginecologo si rivolge a te e alle tue parti intime con termini che annienterebbero la libido a Rocco Siffredi. E la posizione sul suo lettino non ti rende affatto giustizia.

Le reazioni degli altri esseri umani alla vista del pancione sono riconducibili alle tre seguenti categorie:

a) Amica con prole: vi guarda e già sa. Non solo quello che voi sapete, ma soprattutto quello che voi nemmeno immaginate. Vi poggia una mano sulla spalla, vi guarda dritto negli occhi e vi parla dolcemente (quasi foste un'instabile mentale sul punto di scoppiare). Niente smanettamenti al pancione nè domande inopportune. Se non è di quelle che ci tiene in particolar modo a raccontare nei minimi dettagli il proprio parto è una categoria che potete tranquillamente frequentare durante la gravidanza.

b) Amica in cerca di prole: se vi incontra vi si tuffa letteralmente addosso. Dopo un breve saluto inizia a manomettervi il pancione (il più delle volte senza chiedere il permesso) e facendo vocine buffe all'indirizzo del fagiolino-patatino-ciccipuccettino che lo abita. Se accompagnata dal compagno usa ripetere ogni vostra frase scandedola ad almeno tre tonalità sopra la vostra. A lei sembra incredibilmente romantico il fatto che il marmocchio vi prenda a calci per tutta la notte impedendovi di riposare. Con occhi luccicanti racconta al suo lui di quella volta che vi siete vomitate le interiora definendo l'episodio come una piccola nausea mattutina. Con lei intorno non c'è speranza: sedetevi e lasciatevi rimpinzare di cibo e premure. Ma quando lei, incinta, vi telefonerà per dirvi che si sente un calzino sporco in bocca, la lingua felpata e non caga da una settimana, ricordatevi di farvi una sana e liberatoria risata, Se l'incontro vi ha tramortite, pensate al povero lui che se la porta pure a casa.

c) Amica single per niente in cerca di prole: vi saluta affettuosamente, poi lo sguardo scivola sul ventre sporgente e la sua mano si gela nella vostra. Vi dice che è una meravigliosa novità accompagnando le congratulazioni ad un sorriso incerato dal quale trapela una certa inquietudine. Al pancione nemmeno si avvicina, cambia subito argomento e cerca un appiglio per dileguarsi nel più breve tempo possibile. Si accomiata promettendovi di farsi viva al più presto e nel viaggio di ritorno spera intensamente che la gravidanza non sia contagiosa. Il giorno del parto le manderete un messaggio per annunciare la lieta novella. Lei è quella che risponderà Sincere congratulazioni. Il che vi ricorderà vagamente il giorno della laurea.

Ma attenzione gravide, primipare più o meno attempate, avere il pancione comporta anche degli inconfutabili vantaggi: non fare la fila al supermercato, ricevere attenzioni e premure perfino dagli sconosciuti ed avere il posto assicurato sull'autobus. Se però vivete in una grande città e prendete i mezzi nell'ora di punta è consigliabile vestire con abiti attillati che evidenzino la pancia.

Buona pancia a tutte!

E all'occorrenza ricordate che scandire ad alta voce lo diceva il mio ginecologo che sarebbe nato prima, accompagnata da un paio di profonde respirazioni, funziona sempre.


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