ROBERT CAPA mostra Roma a Palazzo Braschi: Robert Capa in Italia 1943 – 1944 – FOTOGRAFIA

Creato il 03 ottobre 2013 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo

Robert Capa in Italia 1943 – 1944 – In coda per l’acqua su una strada napoletana, ottobre 1943, Fotografato da Robert Capa © International Center of Photography/Magnum – Collezione del Museo Nazionale Ungherese

ROBERT CAPA mostra Roma a Palazzo Braschi (MAPPA). Si intitola Robert Capa in Italia 1943 – 1944 l’expo a Roma dedicata al settantesimo anniversario dello sbarco degli Alleati con le foto del  grande fotoreporter di guerra (Robert Capa, nato Endre Ernő Friedmann 22 ottobre 1913 – morto il 25 maggio 1954 durante la Prima Guerra d’Indocina, al seguito di una squadra di truppe francesi), immagini realizzate per LIFE  tra il luglio del 1943 e il gennaio del 1944 al seguito delle truppe che da Palermo risalivano verso Montecassino. Il Museo di Roma Palazzo Braschi presenta una selezione di 78 fotografie dal 3 ottobre 2013 al 6 gennaio 2014Beatrix Lengyel, curatrice della mostra scrive: “(…) Nonostante conoscesse la paura, fu con coraggio impegnato in tutti i più importanti scenari bellici attorno alla metà del XX secolo, avendo sempre ben presente l’eterno dilemma del giornalista e del fotoreporter: esserci per richiamare l’attenzione del mondo sul dolore, senza però poter personalmente aiutare gli afflitti. (…) Mai nessun altro vi è riuscito completamente, perché nessuno mai si è trovato abbastanza vicino alla scena, come peraltro lui stesso ebbe a confessare: «Se le tue fotografie non sono all’altezza, non eri abbastanza vicino». Era vicino alla morte del miliziano, era nel mezzo del bagno di sangue dei primi a sbarcare in Normandia, (> vedi lo Speciale sbarco in Normandia di Milano Arte Expo al LINK )  e, naturalmente, anche nel mezzo della guerra d’Indocina, dove calpestò la mina fatale. Visse una vita intensa, passionale, vorace nel desiderio di ottenere tutto, fu campione dell’azzardo. Una vita in cui non potevano trovare posto figli, una vita fatta di solitudine, una vita da apolide, la cui fine era forse già stata scritta dal destino.” > 

Trai i padri del fotogiornalismo, Robert Capa, pur non essendo un soldato, visse la maggior parte della sua vita nei campi di battaglia, seguendo i cinque maggiori conflitti mondiali: la guerra civile spagnola, la guerra sino-giapponese, la seconda guerra mondiale, la guerra arabo-israeliana del 1948 e la prima guerra d’Indocina.

Settantamila foto scattate in quasi quarant’anni di vita. Questa è l’eredità di Robert Capa custodita a New York, all’International Center of Photography. Da questo enorme patrimonio il fratello Cornell e il biografo di Capa Whelan hanno selezionato 937 foto, tra le più caratteristiche ed importanti che hanno dato vita a tre serie identiche – le master Selection I, II e III – ognuna completa di tutte le immagini, conservate a New York, Tokyo e Budapest.

Robert Capa mostra Roma – Robert Capa in Italia 1943 – 1944- Benvenuto alle truppe americane nel sobborgo Monreale di Palermo, fine luglio 1943 – Fotografato da Robert Capa © International Center of Photography/Magnum – Collezione del Museo Nazionale Ungherese

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Per la mostra di Robert Capa a Roma saranno utilizzati i nuovi ambienti espositivi, destinati esclusivamente alle mostre temporanee. Una volta ultimati i lavori di allestimento di tutti gli spazi recentemente restaurati, le sale espositive del palazzo saranno 58, distribuite su tre piani.

L’expo Robert Capa in Italia 1943 – 1944 è ideata dal Museo Nazionale Ungherese di Budapest e Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con il Museo Nazionale Ungherese di Budapest, il Ministero delle Risorse Umane d’Ungheria, il Fondo Nazionale Culturale, l’Istituto Balassi – Accademia d’Ungheria a Roma e l’Ambasciata di Ungheria a Roma. L’organizzazione è di Zètema Progetto Cultura e la cura di Beatrix Lengyel. Il catalogo è una coedizione del Museo Nazionale Ungherese di Budapest e Fratelli Alinari, Fondazione per la Storia della Fotografia.

Mostra Robert Capa in Italia 1943 – 1944 – Soldato americano in perlustrazione nei dintorni di Troina, 4-5 agosto 1943 Fotografato da Robert Capa © International Center of Photography/Magnum – Collezione del Museo Nazionale Ungherese

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La mostra di fotografia Robert Capa in Italia 1943 – 1944 farà tappa, in seguito,  a Firenze presso il MNAF Museo Nazionale Alinari della Fotografia dal 10 gennaio al 30 marzo 2014 – organizzata in occasione dell’Anno Culturale Ungheria Italia 2013 che coincide con il centenario della nascita di questo grande maestro della fotografia del XX secolo (1913–1954) e che racconta con scatti in bianco e nero il settantesimo anniversario dello sbarco degli Alleati. Robert Capa, esiliato dall’Ungheria nel 1931, inizia la sua attività di fotoreporter a Berlino e diventa famoso per le sue fotografie scattate durante la guerra civile spagnola dal 1936 al 1939. Quando arriva in Italia come corrispondente di guerra, ritrae la vita dei soldati e dei civili, dallo sbarco in Sicilia fino ad Anzio: un viaggio fotografico, con scatti che vanno da luglio 1943 a febbraio 1944 per rivelare, con un’umanità priva di retorica, le tante facce della guerra spingendosi fin dentro il cuore del conflitto.

Robert Capa, mostra Palazzo Braschi Roma

Le fotografie di Robert Capa colpiscono ancora oggi per la loro immediatezza e per l’empatia che scatenano in chi le guarda. Lo spiega perfettamente John Steinbeck in occasione della pubblicazione commemorativa di alcune foto di Robert Capa “Capa sapeva cosa cercare e cosa farne dopo averlo trovato. Sapeva, ad esempio, che non si può ritrarre la guerra, perché è soprattutto un’emozione. Ma lui è riuscito a fotografare quell’emozione conoscendola da vicino.”

Ed è così che Capa racconta la resa di Palermo, la distruzione della posta centrale di Napoli o il funerale delle giovanissime vittime delle Quattro Giornate di Napoli. E ancora, vicino a Montecassino, la gente che fugge dalle montagne dove infuriano i combattimenti. E i soldati alleati, accolti a Monreale dalla gente, o in perlustrazione in campi opachi di fumo.
Settantotto fotografie di Robert Capa nelle quali l’obiettivo mostra una guerra subita dalla gente comune, piccoli paesi uguali in tutto il mondo ridotti in macerie, soldati e civili vittime della stessa strage.

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Così Ernest Hemingway, nel ricordare la scomparsa di Capa, descrive il fotografo: ”Ѐ stato un buon amico e un grande e coraggiosissimo fotografo. Era talmente vivo che uno deve mettercela tutta per pensarlo morto.”
Foto, famose in tutto il mondo, che raccontano a modo loro la vita.

Robert Capa in Italia 1943 – 1944 – Anziana donna tra le rovine di Agrigento, 17-18 luglio 1943 Fotografato da Robert Capa © International Center of Photography/Magnum – Collezione del Museo Nazionale Ungherese

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ROBERT CAPA – biografia

Uno dei “giganti” della fotografia, Robert Capa nacque a Budapest il 22 ottobre 1913 con il nome di Endre Ernő Friedmann. Studiò nel Liceo Madách di Pest, e, grazie ad alcune amicizie, cominciò a frequentare lo studio fotografico di József Pécsi, che vi svolgeva veri e propri corsi di fotografia; conobbe in gioventù anche Lajos Kassák, personaggio di spicco dell’avanguardia ungherese. All’inizio del 1931 giunse a Berlino, dove studiò per due semestri presso la Facoltà di Scienze Politiche (Deutsche Höchschule für Politik); ottenne, nel frattempo, un incarico nel laboratorio dell’agenzia fotografica Dephot.

Robert Capa durante la guerra civile spagnola, maggio 1937. Foto di Gerda Taro

Il primo reportage di Robert Capa importante – un discorso di Lev Trockij a Copenhagen – venne pubblicato sulla rivista “Weltspiegel” nel 1932. Quando nel 1933 Hitler venne nominato cancelliere, Capa decise di trasferirsi a Parigi. Lì conobbe e divenne amico di Andé Kertész, un altro emigrato ungherese; incontrò anche Henri Cartier-Bresson e David Seymour. Infine, conobbe qui l’amore della sua vita, la fotografa Gerda Taro. In questi anni lavorò per diverse agenzie fotografiche insieme a Gerda. Le sue fotografie della guerra civile spagnola del 1936-1937 sono già firmate Robert Capa, pseudonimo scelto nel 1936.

Le immagini vennero pubblicate sulle maggiori riviste del tempo: “VU”, “Ce Soir”, “Zürcher Illustrierte Zeitung”, “Picture Post”, “Illustrated London News” e “Life”. Nel 1938 pubblicò il volume ideato da André Kertész, Death in the Making, con in copertina la celebre fotografia del miliziano. Capa dedicò il libro alla memoria di Gerda Taro, uccisa sul fronte spagnolo. Quello stesso anno passò sei mesi in Cina come assistente di Joris Ivens. Nel 1939 emigrò negli Stati Uniti, dove visse fino al 1946 come cittadino ungherese, con continui problemi di passaporto e di visto, in particolare durante la Seconda Guerra Mondiale. Fra il 1941 ed il 1945 lavorò soprattutto come fotoreporter di “Life” su vari fronti bellici. Fu in Italia dal luglio del 1943 al febbraio del 1944. Nel 1944 si trovò in Normandia per immortalare il D-day, lo sbarco degli Alleati. Fu uno dei fondatori dell’agenzia fotografica indipendente Magnum con un manipolo di amici e colleghi fotografi. Perse la vita il 25 maggio 1954, calpestando una mina anti-uomo in Vietnam.

Alla fine del 2008 e l’inizio del 2009 il Museo Nazionale Ungherese acquistò la serie Robert Capa Master Selection III dalla collezione dell’International Center of Photography di New York, dove l’eredità di Capa è tuttora custodita. La serie è composta da 937 fotografie scattate in 23 paesi di 4 continenti, e costituisce una selezione preparata all’inizio degli anni ’90 da Cornell, fratello di Robert Capa, anch’egli fotografo, e da Richard Whelan, biografo di Capa. Le immagini selezionate – in gran parte negativi originali – furono riprodotte in tre serie identiche, contrassegnate con stampo a secco “Robert Capa”. Venne inoltre sancita l’impossibilità di produrre nuove serie. Delle tre, una rimase a New York, una si trova in Giappone, e la terza – con questo acquisto – tornò nel paese natale di Capa, diventando parte dell’eredità culturale ungherese.
Delle 937 fotografie della Robert Capa Master Selection III, 78 mostrano le battaglie in Italia che Capa seguì dallo sbarco in Sicilia del luglio 1943 fino allo sbarco di Anzio nel febbraio 1944.

Beatrix Lengyel
Museo Nazionale Ungherese

Robert Capa in Italia 1943 – 1944 – mostra Roma

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Expo Roma: Eventi e mostre 2013 – 2014: 

Robert Capa in Italia 1943 – 1944

LA GUERRA RACCONTATA DA ROBERT CAPA

Museo di Roma Palazzo Braschi

3 ottobre 2013 – 6 gennaio 2014

Orari della mostra di Capa a Roma:  dal martedì alla domenica , dalle ore 10.00 – 20.00;
la biglietteria chiude alle 19.00. Chiuso il lunedì e il 1 maggio

Biglietti per la mostra : Intero 11.00 euro - Ridotto 9.00 euro - Gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente

Palazzo Braschi, ingresso da Piazza Navona, 2 e da Piazza San Pantaleo, 10

Catalogo e ideazione dell’expo: Fratelli Alinari Fondazione per la Storia della Fotografia

La mostra a Roma Robert Capa in Italia 1943 – 1944 è stata realizzata con la collaborazione di: Acea; Banche Tesoriere di Roma Capitale: BNL – Gruppo BNP Paribas, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena; Finmeccanica; Lottomatica; Vodafone.
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Patrizia Bracci +39 06 82077337 p.bracci@zetema.it
@zetemacultura

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MAE Milano Arte Expo -milanoartexpo@gmail.com- ringrazia la cortesia di Patrizia Bracci dell’ufficio stampa  Zètema Progetto Cultura per le notizie e le immagini relative alla grande mostra di fotografia a Roma, Palazzo Braschi: Robert Capa in Italia 1943 – 1944.

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