16 febbraio 2015 Lascia un commento
Tutti sappiamo chi fu Nobel, geniale inventore della dinamite e benemerito filantropo al quale si deve il premio dato a suo nome, che ogni anno elegge gli individui che hanno saputo distinguersi nelle arti e elle scienze.
Forse pero’ non tutti sanno che in tutta la sua vita deposito’ oltre 350 brevetti, si prodigo’ praticamente in ogni campo dello scibile umano, dimostrandosi abile imprenditore e parimenti illuminato umanista.
Le sue fabbriche disseminate in tutta Europa, sono oggi aree abbandonate e in disfacimento e da qui e’ iniziato il lavoro di Pettena che, raccontando i luoghi, racconta anche il lavoro di Nobel e degli uomini che parteciparono alla sua impresa. L’Italia accolse molti suoi impianti anche grazie alla collaborazione con la SIPE "Società Italiana Prodotti Esplodenti" e dalla joint venture sorsero molti impianti, uno dei quali a Spilamberto, provincia di Modena percio’ particolarmente interessante per noi che stiamo in zona.
Sulla carta tutto funziona, nella sostanza pero’ Pettena punta con le sue foto molto sull’ambiente e poco sugli interni col meglio ritratto proprio a Spilamberto nella suggestiva cornice di carte e documenti ormai al macero.
Cinquanta sono infatti i suoi scatti che assieme a carte e registri recuperati dai luoghi ritratti, compongono l’intera mostra. Ho l’impressione si potesse ricavare di meglio e di piu’, sorvolando la questione della vegetazione e puntando maggiormente ai luoghi quando conservano il senso della vita e del lavoro di chi l’ha abitato.
Senza pretendere Basilico, ma l’archeologia industriale si sa esprimere con ben altra forza.
Forse non riuscitissima ma gli spunti ci sono, puo’ valerne la pena.