Roberta

Da Cinabro
Se per un dio crear mondi
ha avuto l’onore di sentirsi unico
Se per quei mondi ne ha fatto re e regina
della sua anima nei ricordi
Allora tu sei dio ogni volta che di gioia sorridi al vento
Un temporale per dedicarti a Brighid
Promessa sposa della terra
Unica nel suo ultimo intento di iniziare
Riesco a vederti nel campo incerto delle domande che non ti fai
fino a ieri sconosciuta pace dei racconti
Rimarrò ombra pur di saperti lago d’alpe
Ma non puoi negar di amar il tuo saperti esistere
Come un ebreo errante
maledetto e dannato
mi chino sugli angoli dei tetti
a combatter stelle cadenti
e sguardi d’infinito
nulla ti tolga il respiro
nulla ti adorni di paure
Sentir chieder al cielo “perchè”
e non poter rispondere
la condanna più feroce
la scelta più iraconda
di un demone che ora riesce a sognar lacrime
poichè gli è negato
raccontarti favole
per dormire