Roberto Boninsegna VS Adalberto Scemma 3-3. Un pareggio che vale una grande vittoria per entrambi. “Gli Invincibili di Bonimba” un grande libro di sport e di vita.

Creato il 06 febbraio 2016 da Pierumberto @Pierumberto

Alcune persone iniziano a fare in modo straordinario ciò che non sono in grado di fare in modo ordinario. In altre parole sono costrette a diventare geniali perché non riescono ad essere normali quindi diventano eccellenti nella loro professione. Poi ci sono i normali anormali ma questo è un altro discorso. L’eccellenza di Roberto Boninsegna nel calcio con l’altra eccellenza di Adalberto Scemma nel mondo del giornalismo e qui tornato scrittore

  
si sono fuse nel libro fresco di stampa “Bonimba e gli Invincibili”. Bonimba – dalla letteratura di Gianni Brera – trattasi di Roberto Boninsegna. Gli Invincibili trattasi del S.Egidio con Adalberto Scemma aggregato ad una squadra di calcio mantovana fine anni ’50 nella quale l’eccellenza era gradino prioritario. La compagine aveva il primato e la superiorità in tutti i tatticismi e atletismi del calcio. L’attualità ci continua a presentare i calciatori di Sant’Egidio oramai “seventyars” ancora presenti nella cognizione dello sport e della vita di tutti i giorni. Chi è diventato un ristoratore nell’eccellenza della cucina mantovana – Cina Salardi con il ristorante Amici miei – chi è stato promosso dal mondo come gallerista di fama – Bruno Scardeoni e così via. Gli anni ’50 erano l’epoca in cui Mantova si faceva le ossa per diventare in futuro La Bella Addormentata. Soltanto le squadre sportive come il Mantova calcio di serie A e la Canottieri Mincio di nuoto e di canottaggio erano serbatoi di sport, di spensieratezza e di sano agonismo facendo diventare la città una delle capitali dello sport. Con il S. Egidio perennemente polmone di vita.