ROBERTO DEIDIER, Attese

Da Silvy56

Forse il tempo non è che la dose Di quanto c’è dato, se con tale leggerezza Senza accorgerti ne tieni il respiro E lo affretti a un presente assoluto Così che non so più dove voltarmi, Su quale paesaggio posare lo sguardo, Le macerie delle vite attraversate O la nebbia innocente che pervade il domani E lo allontana in questo sonno Frenetico, in quest’abbraccio pieno Che più stringe e più chiude la mente E fa di me il pozzo colmo, buio Desiderio dove il tempo annega, Mani senza età, e di te il passeggero In attesa a una fermata abolita, Nella tasca una lettera mai aperta E sempre viva.