Roberto Vecchioni - Io non appartengo più - Concerto

Creato il 22 novembre 2013 da Flavio
Giovedì 14 novembre 2013. Teatro Nuovo. Piazza San Babila. Milano.
Dopo diversi anni, per un'occasione speciale, eccomi in quarta fila ad assistere al concerto numero n di Roberto Vecchioni. Chiuso il capitolo Teatro Smeraldo, chiuso in tutti i sensi, la nova casa per cantautore milanese è oggi questo Teatro, dalle classiche sedie in legno non poi tanto scomode, nel centro della mia città.
Sipario rosso che si apre e tre ragazze agli archi sulla sinistra, a poca distanza da loro il chitarrista e Duccio Fabbri all'ukulele, chitarra, piano, violino sulla destra. Al centro il microfono che attende il Roberto. Tutto intorno un nero profondo, luci dall'alto e fare a led alle spalle. In attesa un basso e la batteria, niente coristi.
Novità sul palco un leggio, con pochi fogli, contenente giusto una traccia che il cantante seguirà per interloquire con il suo pubblico. Si parte con i classici, si passa attraverso Le Ragazza si arriva alle Donne, si canta Il Dolore e la non appartenenza, si citano personaggi storici come Velasquez, ma, soprattutto, il concerto è intimo. Vecchioni, da sempre, è autobiografico, ma questa volta si sente particolarmente. Le canzoni che vedono protagonista il suo rapporto con la Fede, le dediche alle piccole nipoti, alla moglie, al figlio, a se stesso dipingono un uomo che si mette a nudo per mostrarci come siamo anche noi, anche se ci illudiamo di essere intoccabili.
Tutto bello. Grandi musicisti che si divertivano a suonare per Vecchioni, su di tutti il batterista calvo e la violoncellista Riviera Lazeri, che a tratti proprio se la rideva. Il resto va a gusti personali. Io avrei preferito che al posto del brano dedicato a Velasquez fosse stata presente una canzone meno frequente nelle sue scalette. Dell'album nuovo avrei voluto ascoltare Esodo ed avrei evitato Wislawa Szymborska e Il Miracolo Segreto. Gusti personali, ovviamente, ma questo è un blog ed è scritto apposta per parlare di gusti personali.
Non potendo rendervi partecipi delle sonorità vissute ecco, almeno, qualche foto della serata.







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